Siccità. A Milano avviato il Forum 2023

Forestami, Triennale e Politecnico promuovono il tavolo tecnico scientifico per affrontare un’altra delle emergenze dovute al climate change. Di fronte al deficit idrico devono cambiare le tecniche di forestazione urbana e di manutenzione del verde cittadino. I casi di Torino, Atene, Melbourne e del capoluogo lombardo. Nasce Forestami Academy, il progetto educativo rivolti ai cittadini

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Un momento della Conferenza stampa Forum Siccità, a margine del Forum di Forestami

Forestami, Triennale e Politecnico di Milano, in occasione del 21 marzo, Giornata internazionale delle Foreste, hanno promosso il Forum Siccità: un incontro pubblico per discutere di una delle emergenze dovute agli effetti indotti dai cambiamenti climatici.

Su questo tema, negli spazi della Triennale di Milano, si sono alternati studiosi, esperti, ricercatori, scienziati e amministratori pubblici per fare il punto delle ricerche e degli studi più aggiornati dal punto di vista climatico e della biodiversità e per riorientare l’attuazione degli interventi di forestazione in questo contesto di forte cambiamento dovuto allo stress idrico che da più parti l’Italia sta vivendo.

Parla il presidente del Comitato scientifico di Forestami

“La situazione di siccità crescente che stiamo attraversando e gli effetti che abbiamo imparato a conoscere – afferma Stefano Boeri, presidente del comitato scientifico di Forestami – ci hanno fatto sentire l’urgenza di convocare il Forum Siccità per un confronto tra chi sta facendo ricerca scientifica degli effetti dei cambiamenti climatici sulle piante e chi sta lavorando all’attuazione degli interventi necessari per preservare e incrementare il capitale naturale per raggiungere, nel caso della Città metropolitana di Milano, il traguardo dei tre milioni di alberi entro il 2030”.

La parola a tecnici e scienziati

La prima parte della mattinata è stata dedicata alla presentazione delle più recenti ricerche per quanto riguarda il rapporto della presenza degli alberi e della forestazione in ambito urbano, in un contesto ambientale che in breve tempo è decisamente cambiato.

Sono intervenuti Antonio Trabucco del Centro mediterraneo cambiamenti climatici; Francesco Ferrini, professore all’università di Firenze e del National Biodiversity Future Center e Silvano Fares, research directory dell’Istituto per la Bioeconomia del Cnr di Roma, che hanno fatto il punto sullo stato attuale della ricerca degli effetti dello stress idrico e termico sugli alberi in città.

Elissavet Bargianni, architetta del paesaggio e Chief resilience and Chief heat officer della città di Atene, ha condiviso l’esperienza della capitale greca, mentre Yvonne Lynch, dell’International Green Cities Expert di Melbourne, ha presentato le esperienze della gestione della foresta urbana della città australiana all’indomani della “siccità del Millennio”: un periodo di 13 anni consecutivi di precipitazioni inferiori alla media per la grande città più arida dell’Australia.

Lynch ha messo in luce come gli impatti della siccità sulla salute degli alberi siano spesso sottovalutati e ha condiviso alcune intuizioni degli anni trascorsi in Arabia Saudita, dove si sta lavorando per rendere verdi alcune delle città più aride del pianeta. Per quanto riguarda l’Italia, Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico del comune di Torino, ha raccontato l’esperienza e le linee strategiche in materia di forestazione della città piemontese, mentre la sua collega al comune di Milano, Elena Grandi, ha puntato l’attenzione sui danni che lo scorso anno la siccità ha prodotto sulle alberature cittadine.

La situazione a Milano

“Entro la fine di questa stagione agronomica – ha raccontato Grandi – avremo piantato circa 18mila nuovi alberi, compensando le perdite che abbiamo registrato l’anno scorso, tra quelli che avevamo appena piantato e gli alberi adulti. Abbiamo scelto piante più giovani e resistenti e le abbiamo posizionate in luoghi più facilmente raggiungibili dalle autobotti e dagli impianti di irrigazione. Per il futuro fondamentale sarà la collaborazione con i cittadini e per questo ringrazio Forestami che, con Fondazione Falck, darà vita a un progetto per fare in modo che il contributo civico si innesti in maniera efficace con il lavoro dell’amministrazione comunale e degli enti parco”.

Va ricordato che il comune di Milano ha un patrimonio arboreo di oltre 250mila alberi singoli, cui si aggiungono quelli in aree boscate e quelli gestiti da altri enti per un totale di oltre 520mila alberi.

L’anno scorso la siccità è costata al Comune, in termini di perdite, 15.495 piante tra essenze appena messe a terra e piante adulte: un danno che ha colpito più del 25% delle piantagioni realizzate direttamente da Forestami nei comuni della Città metropolitana di Milano, non facendo così attecchire oltre novemila delle 35.632 piantate messe a terra nella stagione agronomica ‘21-‘22.

Per affrontare gli effetti della siccità e in previsione di un’estate ancora povera d’acqua, con diverse settimane di anticipo, l’amministrazione comunale ha avviato le prime bagnature, che solitamente avvengono nei mesi di aprile e maggio. Il Comune inoltre incrementerà il numero di autobotti in servizio, i cui percorsi saranno tracciati con un sistema di geolocalizzazione per ottimizzare le irrigazioni. Per le nuove pose invece si sta sperimentando l’uso di idroritentori capaci di garantire maggiori riserve d’acqua alle giovani piante. In prospettiva, verranno selezionate specie arboree più resistenti e adatte a climi più caldi e secchi.

Le piantagioni di Forestami

Nelle piantagioni che gestisce direttamente, Forestami ha provveduto invece all’integrazione dei contratti con le cooperative a cui, oltre alle piantagioni, viene affidata la manutenzione per i successivi cinque anni dalla messa a dimora, includendo ulteriori annaffiature eccezionali in base allo stato di necessità. Alle stesse cooperative è stato affidato un nuovo incarico: provvedere alla sostituzione, a proprie spese, dell’eventuale fallanza eccedente quella fisiologica, stimata nel 10-15% (nel calcolo Forestami conteggia tutti gli alberi piantati nel territorio della città metropolitana di Milano, anche quelli che non mette direttamente a dimora, ma che sono piantati dai Comuni, da Ersaf e da altre realtà; Forestami garantisce cinque anni di manutenzione ai progetti che attua direttamente, mentre la manutenzione delle altre piantagioni è a carico dei rispettivi realizzatori; nda).

Il ruolo della regione Lombardia

Al Forum, in rappresentanza della Regione, era presente l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, che ha sottolineato quanto la crisi idrica sia una drammatica realtà, che ha portato, rispetto al dato storico, una mancanza del 60% delle risorse idriche.

“Mancano – ha affermato l’assessore – oltre due miliardi di metri cubi d’acqua, che porteranno a un inevitabile adattamento del sistema produttivo irriguo-agricolo lombardo”.

Sartori ha fatto notare come la carenza d’acqua esistente in Lombardia abbia determinato delle inevitabili contrapposizioni tra i differenti portatori di interesse: consorzi di bonifica, Anci, Upl, parchi, agricoltori, gestori dei bacini idroelettrici. Per questo, da alcuni mesi è attivo un tavolo sotto la regia della stessa Regione.

L’assessore lombardo ha infine ribadito la necessità di realizzare interventi di carattere strutturale e l’istituzione di un Commissario nazionale per avere certezza degli investimenti necessari.

L’azione del Governo

Al Forum Siccità ha partecipato anche il governo con il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra, che ha sottolineato come “la situazione odierna non si possa più definire un’emergenza, ma un fenomeno ciclico, rendendo quindi necessario focalizzare l’attenzione su una progettualità che deve includere investimenti nelle infrastrutture, recupero delle acque reflue, desalinizzazione delle acque marine, semplificazione delle procedure attraverso una regia nazionale”.

La nuova piattaforma per i cittadini

Dal Forum è emersa – come ha sottolineato nel suo intervento di sintesi il project manager di Forestami, Enrico Calvo – la necessità sempre maggiore di sviluppare nuove capacità di monitoraggio e di ricerca, sia attraverso la tecnologia e le Nature Based Solutions (soluzioni basate sulla natura; nda), sia attraverso il coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini, come parte attiva e responsabile nella gestione del verde di prossimità, dando loro la possibilità di collaborare con efficacia e in modo integrato con le organizzazioni già esistenti sul territorio e incrementando la consapevolezza del valore del verde.

In questo quadro si inserisce il progetto di una piattaforma condivisa per la cittadinanza attiva, a integrazione del geoportale del Comune di Milano già funzionante.

“Il grande tema della progressiva carenza di risorse idriche sta facendo emergere con sempre maggior urgenza quanto sia ormai essenziale lavorare a un’evoluzione nel loro utilizzo, basato sempre più sulle dimensioni di conoscenza, trasparenza, fruibilità dei dati e informazioni sempre più integrate – ha dichiarato Enrico Falck, consigliere della Fondazione Falck -. Per questo, con il comune di Milano e la Città metropolitana, vogliamo portare il nostro contributo per lo sviluppo e l’implementazione di una piattaforma condivisa per la cittadinanza attiva: immaginare nuove soluzioni che, attraverso la digitalizzazione, possano abilitare le comunità a partecipare attivamente alla cura del bene comune è uno degli obiettivi primari che ci poniamo come Fondazione, così come altre città europee hanno già fatto nell’ambito della cura del verde, con la creazione di portali per le bagnature volontarie nei periodi più critici dell’anno. Il tutto si inserisce nel percorso di ricerca affidato al Politecnico in relazione al progetto Forestami, che la Fondazione sostiene da cinque anni e che verrà rinnovato per altri tre, perché la ricerca e i database generati possano rappresentare per la cittadinanza un’opportunità di conoscenza, informazione, segnalazione di criticità, interazione, partecipazione”.

Il progetto di ricerca del Politecnico di Milano sarà avviato da subito, mentre le implementazioni alla piattaforma saranno fruibili dal prossimo anno.

La Forestami Academy

Governi e comunità sono ormai consapevoli dell’urgenza di intraprendere politiche e azioni efficaci che possano contrastare il trend dei cambiamenti climatici e gli effetti sull’ambiente. Formare i cittadini sia a livello teorico che pratico sulla forestazione urbana diventa quindi una missione.

È questo l’obiettivo di Forestami Academy, l’iniziativa realizzata da Forestami in partnership con il Gruppo Prada che prevede un programma strutturato su tre anni con incontri, seminari e workshop coordinati da Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano, e con il coinvolgimento di alcuni tra i più grandi esperti nazionali e internazionali del verde e della forestazione.

Forestami Academy sarà un’occasione di incontro, scambio e formazione con l’obiettivo di divulgare i principi, i valori e la scientificità della forestazione urbana. Si rivolge ai cittadini amanti del verde che desiderano accrescere le proprie conoscenze in questo campo. Studenti universitari, professionisti, cittadini sensibili alle tematiche ambientali sono invitati ad iscriversi a partire dal 21 marzo fino a esaurimento posti.

Gli incontri di Foresatmi Academy

La metodologia di Forestami Academy prevede due incontri in aula presso Triennale Milano, articolati in un’introduzione dell’argomento con strumenti interattivi, una parte di apprendimento frontale con esperti sull’argomento e una discussione sotto forma di tavoli di lavoro, e una lezione outdoor, una vera e propria sperimentazione sul campo dove mettere in pratica, ampliare e verificare le conoscenze acquisite.

Il percorso di formazione si struttura su tre anni, ognuno dei quali è caratterizzato da una tematica che fa “da filo rosso” tra i vari incontri.

Nel 2023 il tema sarà “Conoscere le foreste e i luoghi della forestazione”, con i professori Cecil Konijnendijk dell’Università della British Columbia e Simone Borelli della Fao e interventi della TU Delft University of Technology.

L’appuntamento outdoor sarà condotto da Giorgio Vacchiano, professore associato del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali della Statale di Milano.

Nel 2024 il focus sarà su “La forestazione urbana: benessere e salute” e nel 2025Le piante e la loro presenza nelle città”.

Ciascun appuntamento prevede una durata di circa tre ore, dalle 10 alle 13. Le classi saranno composte da un massimo di 100 alunni che potranno iscriversi a tutta la durata dell’Academy su tre anni, o anche soltanto a uno di essi.

Custodiscimi 2023

Si sono chiuse le registrazioni per la seconda edizione di Custodiscimi, l’iniziativa congiunta di Forestami, Ersaf e Legambiente Lombardia che prevede l’affido temporaneo di 2.500 piantine ai cittadini di Milano e della Città metropolitana.

Dopo quella del 2022, anche l’edizione 2023 ha trovato grande accoglienza tra il pubblico: oltre ai custodi che rinnovano la partecipazione, è stato registrato un grande interesse anche da parte di nuovi partecipanti. Sono infatti circa il 77% i nuovi custodi che hanno scelto di prendere in affido una piantina e di sottoscrivere il “patto di custodia”, che intende valorizzare il pregio della partecipazione e suggellare una relazione fondata sui principi della fiducia reciproca, della responsabilità, della sostenibilità e della piena e tempestiva circolarità delle informazioni.

Il ritiro della piantina – un esemplare di bagolaro, biancospino, carpino bianco, ciliegio canino, olmo bianco, pado, salice rosso o sanguinello – avverrà sabato 25 marzo, in uno dei nove Municipi del comune di Milano o in uno dei nove comuni della Città metropolitana selezionati.

I consigli e il supporto degli agronomi e degli esperti di Forestami faranno da guida durante gli otto mesi di affido.

La riconsegna è prevista per fine ottobre: dopo una verifica dello stato di salute delle piantine, queste verranno destinate ai progetti di piantagione di Forestami 2023-2024, contribuendo così a dar vita a nuovi boschi urbani nel comune di Milano e sicuramente nei comuni di Rosate, Inveruno, Albairate (sono i tre comuni che aderiscono all’iniziativa Custodiscimi 2023; nda), in cui, salvo impedimenti, saranno organizzate piantagioni collettive per coinvolgere i cittadini.

Cos’è Forestami

È un progetto basato su una ricerca del Politecnico di Milano, realizzata grazie al sostegno di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani, e promosso da comune di Milano, Città metropolitana di Milano, Ersaf, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano e Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Onlus, Fondazione Comunitaria Nord Milano, Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, università degli Studi di Milano e l’università degli Studi Milano Bicocca. Obiettivo, piantumare tre milioni di piante entro il 2030 a Milano e nel territorio della Città metropolitana.

Forestami punta a migliorare la qualità della vita, pulire l’aria e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. La collaborazione tra tutti i soggetti promotori ha permesso di costruire una visione strategica del ruolo della natura nell’area metropolitana milanese e di dar vita a un processo di censimento, valorizzazione e incremento di tutti i sistemi verdi, permeabili e alberati, per favorire politiche e progetti di forestazione urbana. Forestami conteggia tutti gli alberi piantati nel territorio della città metropolitana di Milano, anche quelli che non pianta direttamente, ma che sono piantati dai Comuni, da Ersaf o da altre realtà.

Forestami garantisce cinque anni di manutenzione ai progetti che attua direttamente, mentre la manutenzione delle altre piantagioni è a carico di chi le ha realizzate.

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