Comunità energetiche rinnovabili: il MASE approva le regole operative

Approvate dal MASE, con decreto direttoriale, le regole operative elaborate dal GSE relative al decreto CER entrato in vigore lo scorso 24 gennaio, che disciplinano modalità e tempistiche per l’erogazione degli incentivi

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Comunità energetiche rinnovabili: il MISE approva le regole operative

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il decreto con le regole operative definite dal GSE, per avere accesso agli incentivi sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, tassello fondamentale nel processo di transizione energetica.

Le regole operative disciplinano modalità e tempistiche per l’accesso a tariffe incentivanti, contributi PNRR e modalità di raccordo con il regime transitorio.

Il GSE attiverà  l’otto aprile 2024 i portali per la presentazione delle richieste e per supportare, con guide e documenti, gli utenti e i consumatori interessati alla costituzione di una CER.

L’Amministratore delegato del GSE Vinicio Mosè Vigilante ha commentato che si tratta di “un ulteriore passo verso lo sviluppo delle Comunità energetiche, che rappresentano oggi la nuova frontiera delle rinnovabili”.

Questo importante lavoro tecnico – spiega il Ministro Gilberto Pichettoci permette di procedere a ritmo serrato verso il nuovo step, l’apertura dei portali dedicati agli incentivi”.

Sul sito del GSE è già presente la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale e sarà creato un  un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative.

Ministero e GSE stanno realizzando una serie di attività a supporto di tutti gli operatori e i cittadini interessati alla realizzazione di una CER, tra cui il progetto InsiemEnergia, un giro d’Italia per le Comunità Energetiche. Saranno inoltre messi a disposizione uno sportello virtuale e un canale telefonico dedicato per mettere in collegamento facilmente gli utenti e i tecnici del GSE.

Entro 30 giorni sarà emanato un successivo provvedimento in cui saranno definiti i corrispettivi a valere su risorse proprie dei soggetti:

  • ammessi alle tariffe incentivanti a copertura dei costi gestionali ed operativi sostenuti dal GSE;
  • beneficiari del contributo PNRR a copertura dei costi connessi all’accordo;
  • richiedenti la verifica preliminare di ammissibilità, come da articolo 12 del Decreto MISE del 7 dicembre 2023, n. 414

24/01/2024

Da oggi in vigore il Decreto CER

Il Decreto CER che incentiva la diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia è stato pubblicato ieri sul sito del MASE ed è da oggi in vigore.

Da oggi in vigore il Decreto CER - Comunità energetiche rinnovabili

Dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea e la registrazione della Corte dei Conti, ieri sul sito del MITE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – è stato pubblicato il Decreto CER che disciplina gli incentivi a sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia, coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Regole operative entro 30 giorni

Il Decreto è in vigore già da oggi e nei prossimi 30 giorni il Ministero dovrà approvare, su proposta del GSE, soggetto gestore della misura, e previa verifica da parte dell’ARERA, le regole operative.

2 gli incentivi cumulabili

Ricordiamo che sono 2 le misure previste a sostegno di tutte le tecnologie rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico, dall’idroelettrico alle biomasse. Le due misure sono cumulabili.

  •  un incentivo in tariffa riconosciuta sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. La tariffa incentivante è costituita da una parte fissa – che varia in funzione della taglia dell’impianto, e una variabile che oscilla tra 0 e 40€/MWh, a seconda del prezzo di mercato dell’energia. La parte fissa diminuisce all’aumentare della potenza degli impianti. La potenza massima agevolabile è di 5GW entro il 31 dicembre 2027.
    Decreto CER: tariffa incentivante riconosciuta dal GSE
  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili finanziato dal PNRR per impianti realizzati in comuni con meno di 5.000 abitanti, con l’obiettivo di arrivare a una potenza complessiva di almeno 2 GW complessivi.

La potenza nominale dei singoli impianti deve essere di massimo 1 MW.

Il ministro Gilberto Picchetto parla di un importante passo a sostegno della transizione energetica del nostro paese: “oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.

Sul sito del MITE sono presenti anche le FAQ relative al provvedimento

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