A Milano il primo complesso biofilico per uffici



È Welcome e sorgerà nella zona est della città. È frutto del lavoro interdisciplinare di Stefano Mancuso, Project Nature e Kengo Kuma and Associates. Utilizza il sistema di purificazione della Fabbrica dell’Aria. Si tratta di 50mila metri quadrati necessari a realizzare uffici, co-working, negozi, ristoranti, spazi per il wellness, un auditorium e un supermercato

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A Milano sorgerà Welcome, il primo complesso biofilico per uffici
Welcome e il suo inserimento nel quartiere (credits, ©KKAA)

Verrà realizzato nella zona est di Milano il primo edificio al mondo che utilizza in larga scala la Fabbrica dell’Aria, il sistema di purificazione dell’aria che si basa sull’interazione di piante e microrganismi ideato dal professor Stefano Mancuso e dal team di Project Nature (in sigla Pnat).

Welcome, feeling at work, nuovo complesso biofilico a Milano

Ha un nome, Welcome, feeling at work, ed è il complesso biofilico per uffici frutto del lavoro degli architetti Kengo Kuma e Yuri Ikeguchi, dello stesso Mancuso, scienziato e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale dell’università di Firenze, e del Pnat di cui è il co-fondatore.

Sorgerà in via Rizzoli, nel quartiere di Crescenzago, sulle aree dell’ex fabbrica Rizzoli, proprio a pochi passi dalla sede della Rcs.

Vista del complesso Welcome di Milano dal parco Lambro
Vista del complesso dal parco Lambro (credits, ©KKAA)

Un progetto visionario e davvero futuristico, voluto dalla piattaforma indipendente Europa Risorse, in cui lavoro e natura dialogano armonicamente, in un’architettura organica e orizzontale in ascolto del contesto che la accoglie.

L’ambizioso progetto, finanziato da un fondo gestito da PineBridge Benson Elliot, vuole essere tra i più sostenibili mai realizzati e si pone come un passo avanti nell’architettura e nella concezione del lavoro, coniugando benessere della persona e rispetto dell’ambiente.

Uffici a zero emissioni

L’ufficio del futuro, frutto dell’iniziativa di Europa Risorse Sgr, sarà un complesso a zero emissioni di CO2, con impianti di produzione di energia rinnovabile, controllo dei consumi, recupero dell’acqua, ricco di verde e specie endemiche, queste ultime parte integrante del progetto architettonico.

Un progetto connettivo tra le varie entità urbane adiacenti e il paesaggio, che contrappone alla verticalità esistente l’accessibilità e la permeabilità, e si propone di rigenerare un contesto ad oggi ritenuto periferico.

La struttura di Welcome vede l’utilizzo di tre materiali d’elezione, coniugati in maniera sinergica per generare un’architettura naturale e contemporanea: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno.

A Milano sorgerà Welcome, il primo complesso biofilico per uffici
L’intersezione tra le vie Rizzoli e Cazzaniga (credits, ©KKAA)

“Rendere le giornate di lavoro più vivibili alle persone è stato l’obiettivo più nobile raggiunto da questo progetto: luce naturale, controllo dei rumori, invito al movimento, mangiare sano, ampi spazi interni ed esterni per incontri di lavoro, facile circolazione, e tante altre attenzioni per la persona, in linea, tra l’altro, con la nuova cultura post-covid. Il progetto Welcome, feeling at work va oltre la sostenibilità, che oggi è un dovere morale e non più una scelta, in quanto esso mette le persone a lavorare nel proprio ambiente naturale e solo così si prende vera coscienza di come esso sia parte di noi stessi e meriti più rispetto. Lavorando in tali condizioni si produce meglio, ci si ammala meno e ci si convince profondamente di dover lasciare un pianeta più vivibile per i nostri figli” – Antonio Napoleone, presidente Europa Risorse.

Le funzioni di Welcome

Sull’area dell’ex casa editrice verranno costruiti oltre 50mila metri quadrati di superficie lorda, distribuiti su sei corpi di fabbrica, tra di loro stratificati, ruotati e intrecciati, che digradano, come in un anfiteatro naturale, verso il parco.

Vista del complesso Welcome, primo complesso biofilico per uffici a Milano
Vista del complesso da sud-est (credits, ©FUD)

Uffici, auditorium, spazi di coworking, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre.

Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero si fondono in Welcome, collegati da un filo verde che permea tutto il progetto: la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da morbide colline; le Corti open air, destinate al lavoro informale e agli incontri; la Terrazza panoramica, concepita come estensione degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti; le Serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, luoghi per le mani e per la mente.

La terrazza panoramica di Welcome
La terrazza panoramica di Welcome (credits, ©KKAA)

Oltre alle qualità ambientali, i promotori sottolineano i vantaggi economici dell’operazione: si tratterebbe di 245 euro al metro quadrato all’anno di risparmi (2,5 milioni l’anno per un ufficio di 10mila metri quadrati) grazie alle qualità green del complesso e in 14 euro al metro quadrato all’anno in meno per i consumi elettrici.

Vista della piazza di Welcome, primo complesso biofilico a Milano
Vista della piazza (credits, ©KKAA)

Non una barriera né un monumento, ma un luogo accessibile e permeabile in ogni direzione. Welcome è creazione e lavoro, incontro, scambio, benessere delle persone e benessere del pianeta, che anticipa la città del futuro, green, iperconnessa, al servizio della conoscenza e delle persone. 

La parola ai progettisti

“Sino a oggi – ha spiegato Kengo Kuma in occasione della presentazione –  la direzione intrapresa dall’architettura è stata di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi”.

La reception di Welcome, nuovo complesso biofilico di Milano
La reception (credits, ©FUD)

“L’edificio è pensato per avere più luce naturale possibile e costruito utilizzando più legno possibile – ha aggiunto Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, nel corso della presentazione -. Gli spazi vogliono avvicinarsi ad un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana, creativa e lungimirante”.

Il cortile di Welcome, il complesso biofilico di Milano
Il cortile (credits, ©KKAA)

Per concludere, Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa, rispondendo ad alcuni importanti criteri che faranno di questo progetto una vera e propria icona nei prossimi anni:

  • target di certificazione Well Platinum a garanzia di salute e benessere delle persone che vivranno questi spazi;
  • efficienza energetica Leed Platinum;
  • rispetto delle linee guida anti Covid19 (Ashrae, Rheva, Aicarr e Rapporto ISS);
  • circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo;
  • nessun combustibile fossile;
  • resilienza ai cambiamenti climatici per un futuro clima-neutro.

L’edificio è anche facilmente raggiungibile poiché è situato a un passo dalla metro (linea verde, fermata Crescenzago) e a due passi dal centro di Milano, Stazione Centrale, aeroporto di Linate e autostrada. Welcome dialoga con il contesto del Parco Lambro con l’obiettivo di diventare effettivo fulcro propulsore di riqualificazione della zona, in stretta connessione con l’identità urbana milanese.


Kengo Kuma and Associates

Lo studio internazionale nasce nel 1990 e ha sedi a Tokyo e Parigi. Ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello internazionale per la sua qualità di progettazione. Alcuni dei più importanti progetti culturali e pubblici completati recentemente sono l’Odunpazari Modern Museum in Turchia, il museo V&A Dundee in Scozia e lo stadio nazionale di Tokyo, in Giappone.

Milano è una città che presenta un connubio unico ed entusiasmante di modernità e tradizione dal punto di vista dell’arte, dell’architettura e dell’artigianalità e ciò la rende il posto ideale dove realizzare il nostro lavoro. Grazie alla maestria artigiana italiana, è possibile raggiungere un livello qualitativo elevato attraverso un approccio organico al design e alla progettazione del legno” – Kengo Kuma, di Kengo Kuma and Associates.

“Gli elementi naturali nell’architettura, come vegetazione, luce, aria e legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività. La sostenibilità è il tema principale del nostro futuro e una responsabilità sociale per qualsiasi settore e società. Welcome offre un modello di ambiente di lavoro che promuove l’innovazione aziendale a favore della sostenibilità” – Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, designer di Welcome, feeling at work.

La passeggiata interna al complesso Welcome a Milano
La passeggiata interna al complesso (credits, ©FUD)

Stefano Mancuso

Scienziato di prestigio mondiale, professore all’università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). Membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, ha insegnato in università giapponesi, svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. È co-fondatore di Pnat.

Vista dalla terrazza panoramica di Welcome
Vista dalla terrazza panoramica (credits, ©FUD)

Pnat

Project Nature è una società spin-off dell’università di Firenze. É un think tank composto da un team multidisciplinare di architetti e scienziati vegetali, che ha l’obiettivo di elaborare soluzioni creative basate sulle scoperte scientifiche. Pnat si occupa di trasferire le conoscenze sul comportamento delle piante elaborando soluzioni tecnologiche innovative ispirate al modello vegetale in progetti dalla piccola fino alla grande scala. Il principale campo di intervento è l’ambiente costruito, con proposte che mirano a integrare le piante nelle città, nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro e nello stile di vita delle persone. L’obiettivo è costruire e promuovere relazioni sinergiche tra l’ambiente naturale e artificiale, tema centrale del design sostenibile. Con Mancuso vi lavorano le agronome e botaniche Elisa Azzarello, Camilla Pandolfi ed Elisa Masi, e gli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto. Questi ultimi, specializzati nel design di soluzioni multifunzionali e nella creazione di scenari innovativi, sono anche fondatori di Studiomobile.

L’atrio di Welcome, il complesso biofilico di Milano
L’atrio di Welcome (credits, ©KKAA)

Europa Risorse

Il Gruppo, fondato da Marc Mogull e Antonio Napoleone alla fine degli Anni ‘90, è una piattaforma italiana indipendente specializzata in asset, development, project e fund management per primari investitori istituzionali italiani ed esteri. In vent’anni di attività ha realizzato e gestito oltre 40 importanti progetti di sviluppo immobiliare per un valore di circa 2 miliardi e mezzo di euro per più di 25 investitori. Nel corso degli ultimi anni, Europa Risorse ha concentrato sempre più le proprie attività nello sviluppo di progetti di rigenerazione e trasformazione urbana, ponendo particolare attenzione al benessere delle persone nei luoghi di lavoro.

PineBridge Benson Elliot

È una private equity immobiliare, con vent’anni di esperienza a livello di investimenti, conoscenza del mercato e competenze operative. È un gestore di fondi, con sede nel Regno Unito, che gestisce un patrimonio di 3,2 miliardi di dollari di private equity e detiene un portafoglio di beni immobiliari diversificato, che comprende uffici, retail, hotel e complessi residenziali in Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio e nell’Europa Centrale.

“L’eccellenza progettuale è da sempre un aspetto di fondamentale importanza in tutti i progetti di sviluppo portati avanti da PineBridge Benson Elliot nell’intento di creare immobili duraturi nel tempo e di alta qualità che si contraddistinguono per la fruibilità e l’integrazione nel contesto in cui vengono realizzati, con grande impegno nell’ampliare i confini della sostenibilità. Welcome è un progetto iconico che si pone l’obiettivo di creare uno spazio di forte identità e visibilità che dialoga e si integra in modo naturale con l’ambiente che lo circonda. Di grande importanza per noi era che il progetto fosse realizzato nel rispetto della natura, utilizzando quindi materiali a bassa emissione di anidride carbonica e riteniamo che questo aspetto sarà imprescindibile anche per i futuri inquilini dal momento che la pandemia ha accelerato una tendenza già in atto prima del covid con un sempre maggior numero di società diventate consce dell’impatto ambientale del design dei loro uffici” – Leopoldo Andreis de Gregorio, principal Head of Italy PineBridge Benson Elliot.


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