A Valfabbrica, in Umbria, il primo impianto agrivoltaico avanzato

Porta la firma di Akren l’impianto agrivoltaico che nascerà a Sospertole, piccola frazione del Comune di Valfabbrica (Pg): attualmente in fase di costruzione, è realizzato in collaborazione con SunCity come partner tecnologico ed è uno dei primi in Italia in un contesto collinare.

A Valfabbrica, in Umbria, il primo impianto agrivoltaico in collina

Un impianto agrivoltaico pilota, in fase di realizzazione, presso un’azienda agricola di circa 40 ettari della collina umbra: è quello che AKREN sta realizzando in collaborazione con SunCity come partner tecnologico.

Si tratta di un progetto innovativo perché in Italia siamo agli albori di questa tecnologia, e finora ciò che è stato fatto si trova perlopiù in pianura. Invece l’impianto agrivoltaico che nascerà a Sospertole, frazione del Comune di Valfabbrica (Pg), è in un contesto collinare. ed è realizzato con l’obiettivo di usare questa nuova tecnologia per portare un nuovo utilizzo dei terreni nelle aree interne, marginali e spesso abbandonate. E di testare varie culture con diversi assetti impiantistici.

Come funziona l’impianto agrivoltaico

L’impianto ha una potenza di circa 1 megawatt e permetterà di evitare circa 500.000 Kg di CO2 ogni anno. Cioè l’equivalente di aver piantato circa 4 mila alberi oppure aver eliminato le emissioni prodotte da 300 auto di media cilindrata. Permetterà anche di produrre energia rinnovabile utile a soddisfare il fabbisogno di circa 500 famiglie.

Avrà pannelli fotovoltaici elevati da terra che consentiranno quindi di mettere a frutto i terreni in modo innovativo. Per esempio, i pannelli favoriranno l’ombreggiamento delle coltivazioni, positivo in un contesto di siccità e temperature elevate come quello che si prospetta anche quest’anno.

La posa della prima pietra del parco agrivoltaico di Valfabbrica, in Umbria
La posa della prima pietra del parco agrivoltaico di Valfabbrica, in Umbria

Il progetto realizzato da Akren è stato ideato in collaborazione con SunCity, Abaco Group e CESAR – spinoff dell’Università di Perugia. Si stima che entrerà in produzione tra circa tre mesi, e che sarà pronto per iniziare le coltivazioni con l’arrivo del prossimo inverno. Alla cerimonia di posa della prima pietra sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Morroni (assessore alle Politiche Agricole e Agroalimentari dell’Umbria), Angelo Frascarelli (presidente ISMEA) e Maurizio Commodi (fondatore di AKREN).

Il ruolo dell’agrivoltaico nella transizione energetica

L’agrivoltaico mette a frutto le esperienze e i plus di una tecnologia consolidata come quella del fotovoltaico, mettendone i vantaggi al servizio del comparto agricolo. L’obiettivo è quello di ridurre i costi e ottimizzare la produzione, minimizzando la necessità di acqua per l’irrigazione e sfruttando il monitoraggio per controllare umidità e condizioni del terreno. Inoltre la produzione di energia nei terreni agricoli agevolerà l’elettrificazione dei consumi in questo settore.

L’agrivoltaico è una disciplina integrata e una nuova tecnologia, grazie a cui è possibile conciliare la produzione di cibo ed energia verde, rispettando la biodiversità.

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