Bioedilizia e innovazione: così domotica, IoT e smart city promuovono il territorio

Colleferro (Roma) è stata selezionata per l’Italia nel progetto europeo IURC. Grazie al prototipo che unisce elementi di bioedilizia e IoT e al living lab che coinvolge ricerca e aziende del territorio

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Bioedilizia e innovazione, ecco il prototipo ePOP-ZEB

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Bioedilizia e innovazione possono essere unite e creare i presupposti per sviluppare nuove idee e possibilità di collaborazione tra industria e ricerca. Lo testimonia ePOP-ZEB, prototipo di sistema costruttivo per la realizzazione di edifici modulari in legno integrato con una piattaforma smart per la gestione ottimizzata dell’energia.

Il prototipo è stato installato a Colleferro, città di 20mila abitanti  – tra l’altro, nominata quest’anno Capitale Europea dello Spazio 2021 – ed è l’oggetto dell’omonimo progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, uno dei progetti di eccellenza regionale finanziati nell’ambito del Bando Regionale di Ricerca e Innovazione “Bioedilizia e Smart Building”, POR Lazio 2014-2020, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Da ePOP-ZEB sono nate le condizioni per sviluppare Smart city Labs, un living lab che integra processi di ricerca e innovazione.

Non solo: lo Smart City Labs di Colleferro verrà promosso come esempio di best practice nella cornice del progetto IURC (international urban and regional cooperation), progetto triennale finanziato dalla Commissione Europea e avviato proprio quest’anno. IURC è un’occasione per fare conoscenza, collaborazione e sviluppare occasioni di ricerca e di business per università, aziende, startup ed enti pubblici. Inoltre permetterà di avviare eventuali iniziative di rigenerazione urbana e di innovazione. Così è possibile creare i presupposti per avviare una smart city in un contesto cittadino di medio-piccole dimensioni.

Bioedilizia e innovazione: il progetto e prototipo ePOP-ZEB

Tutto il percorso che ha portato una città di 20mila abitanti a essere selezionata per un progetto europeo di rilevanza internazionale come IURC parte da ePOP-ZEB. Come racconta Gianluca Fabbri, ingegnere e R&D and Technological Transfer Advisor, responsabile scientifico di Smart City Labs of Rome and Lazio, nonché valutatore per la Commissione UE per progetti dedicati a città intelligenti e ambiente, «all’interno della mia attività ho coordinato ePOP-ZEB, progetto sviluppato su un bando regionale del Fondo strutturale europeo, che finanzia prototipi su temi della bioedilizia e domotica. Da qui è nato un partenariato che ha coinvolto università pubbliche e private e diverse aziende specializzate operanti nel Lazio e che ha portato alla nascita del prototipo ePOP-ZEB».

Come viene specificato nel sito web ufficiale, l’idea progettuale alla base di ePOP-ZEB ha previsto la realizzazione di un innovativo sistema costruttivo per la costruzione di edifici modulari in legno (ePOP House) integrato con una piattaforma Smart per la gestione ottimizzata dell’energia e con un sistema BIM per la rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali dei componenti dell’edificio.

ePOP-ZEB: edifici modulari in legno e piattaforma smart

In pratica, si tratta di un edificio in legno di classe energetica A modulare, sito a Colleferro, che annovera diverse soluzioni innovative a livello tecnologico, a partire dalla piattaforma smart IoT in grado di monitorare molteplici valori che spaziano dai consumi energetici alla qualità dell’aria indoor a dati biometrici per valutare anche il benessere dei residenti. Addirittura è contemplato anche il monitoraggio di vibrazioni che possono fornire indicazioni su una potenziale attività sismica. Da questa attività è sorta anche la startup innovativa Sensoworks, specializzata proprio in soluzioni Internet of Things per il monitoraggio attivo di infrastrutture, in ottica smart city.

Concluso il progetto ePOP-ZEB, sono nate le condizioni per sviluppare Smart city Labs. «Si tratta di un living lab che, grazie ad un partenariato pubblico privato, integra processi di ricerca e innovazione».

Grazie a una convenzione con Lazio Innova e con Spazi Attivi della Regione Lazio (spazi collaborativi dove tutti, cittadini, startup, imprese ed enti locali, partecipano alla crescita del territorio), il Comune di Colleferro ha dato disponibilità per avviare uno spazio di questo tipo finalizzato a sviluppare il prototipo e un vero e proprio laboratorio aperto per sperimentazione e ricerca, per finalità didattiche, formative e anche per attivare collaborazioni con aziende del territorio e creare nuove occasioni utili a livello economico e occupazionale.

Il living lab rappresenta un ecosistema di innovazione aperta e centrato sull’utente che opera nel contesto territoriale dell’area funzionale, integrando processi di ricerca e innovazione all’interno di un partenariato pubblico-privato-persone e con l’approccio della tripla elica che mira al coinvolgimento di università, istituzioni e aziende, integrando processi di ricerca e innovazione. Questi processi sono integrati con la co-creazione, esplorazione, sperimentazione e valutazione di idee innovative, scenari, concetti e relativi artefatti tecnologici in casi d’uso della vita reale», specifica ancora Fabbri, che è il coordinatore scientifico di Smart city Labs.

Dallo Smart City Labs al progetto europeo IURC: l’innovazione crea opportunità

Lo Smart City Labs di Colleferro verrà promosso come esempio di best practice nella cornice del progetto IURC (international urban and regional cooperation). Esso intende guidare e sviluppare una forma di cooperazione urbana e regionale internazionale decentralizzata nei settori dello sviluppo urbano sostenibile e dell’innovazione.

Colleferro risulta città capofila dell’area funzionale candidata, insieme a Latina: esse, infatti, sono state selezionate dal Direttorato Generale per le Politiche Regionali e Urbane della Commissione Europea per partecipare a IURC. Tale programma consentirà ai Comuni di realizzare missioni, attività internazionali e di formazione finanziate dalla Commissione Europea nel triennio 2021-2023 per sviluppare una cooperazione tra stakeholder regionali con quelli di altre regioni extra europee e per scambi sulle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità.

In questo senso, è stato proposto il modello Living Lab e innovazione aperta che mette insieme università, aziende e istituzioni. «Il laboratorio Smart City Labs è la best practice portata come esempio di innovazione territoriale che può avviare attività di collaborazione con altre città internazionali, non solo UE ma anche asiatiche. Durante lo svolgimento del progetto IURC, sarà individuata una realtà internazionale che possa collaborare con Colleferro e Latina per promuovere attività congiunte progettuali, formative e di business», conclude Fabbri.

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