Agrivoltaico sull’1% della superficie agricola permetterebbe di ottenere 944 GW

Basterebbe il solo agrivoltaico per raggiungere gli obiettivi UE di fotovoltaico al 2030: coprendo l’1% della superficie agricola utilizzata (SAU) con impianti agrivoltaici si potrebbero infatti ottenere 944 GW di potenza fotovoltaica. I dati nel Rapporto della Commissione Europea

Agrivoltaico sull'1% della superficie agricola permetterebbe di ottenere 944 GW

Il Rapporto del JRC (Scienze for Policy Report della Commissione Europea) “Overview of the Potential and Challenges for Agri-Photovoltaics in the European Union” mostra il grande potenziale dell’agrivoltaico, ovvero la combinazione di agricoltura e produzione di energia elettrica da solare fotovoltaico. Ricordiamo che, a differenza dei tradizionali impianti fotovoltaici a terra, nelle applicazioni agrivoltaiche i pannelli sono installati in modo tale che le attività agricole rappresentino il principale utilizzo del terreno, consentendo anche l’accesso alle macchine agricole o al bestiame. Si tratta di una soluzione intelligente e che può garantire il rispetto degli obiettivi previsti dal Green Deal, verso la neutralità climatica dell’Europa al 2050.

Lo studio analizza lo stato dei sistemi agro-fotovoltaici, i potenziali ostacoli e propone una serie di raccomandazioni per consentirne e accelerarne l’espansione.

Secondo il Rapporto, coprendo solo l’1% della superficie agricola utilizzata (SAU) con sistemi agrivoltaici si potrebbero raggiungere 944 GW di potenza installata, superando gli obiettivi di capacità fotovoltaica installata nell’Unione al 2030 di 720GW (a fine 2022 era di circa 211GW) previsti dalla EU Solar Energy Strategy, strategia definita dal piano REPowerEU per velocizzare la diffusione delle energie rinnovabili e ridurre la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e che incoraggia i Paesi dell’UE a integrare gli incentivi per l’agrivoltaico nell’attuazione dei piani strategici nazionali della Politica Agricola Comune (PAC), fissando obiettivi dedicati.

Il Rapporto segnala che uno dei problemi alla maggior diffusione dei sistemi agrivoltaici è la mancanza di una definizione chiara e condivisa tra i vari paesi membri, considerando che la loro installazione può impattare sulle caratteristiche dei terreni e influenzare l’ammissibilità dei sussidi o la tassazione.

Altre sfide sono legate alla massimizzazione della produzione di energia elettrica senza incidere sulla resa delle colture e garantendo la conservazione della biodiversità e il ripristino della natura; alle complesse procedure di autorizzazione e di connessione alla rete, all’aumento dei prezzi dei terreni che potrebbero mettere a rischio il benessere e la sicurezza degli agricoltori e all’importanza di coinvolgere le comunità rurali nella pianificazione degli impianti.

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