Google in prima linea per ridurre le emissioni di trasporti ed energia

Google lancia nuovi strumenti per supportare persone, città ed organizzazioni in questa fase di transizione. Grazie all’intelligenza artificiale e ad una serie di strumenti sarà possibile migliorare le condizioni di traffico, confrontare i costi delle auto elettriche con quelle tradizionali e supportare gli utenti nella scelta dei sistemi energetici domestici.

A cura di:

Google in prima linea per ridurre le emissioni di trasporti ed energia

L’evento Sustainable with Google si conclude con tante novità per garantire una transizione verso un futuro sostenibile per tutti. Big G continua a sviluppare tecnologie utili affinché le organizzazioni, le città e le stesse persone, possano fare scelte sempre più sostenibili.

Oltre ai nuovi strumenti dedicati all’energia solare, di cui abbiamo parlato in un recente articolo, i nuovi prodotti Google si concentrano sui settori dei trasporti e dell’energia.

In prima linea per ridurre le emissioni di trasporti ed energia

Il progetto Green Light 12 utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli ingegneri del traffico urbano ad ottimizzare i semafori agli incroci in modo da migliorare il flusso veicolare e ridurre le emissioni, riducendo il numero di arresti ai semafori.

I primi dati del progetto sostengono che sia possibile ridurre del 30% i tempi di attesa con il semaforo rosso, con un taglio delle emissioni del 10%. Un altro aspetto su cui sta lavorando Google sono i percorsi ecosostenibili, capaci di aiutare le persone ad arrivare da A a B, evitando le strade in salita, quelle più trafficate e che mantengono una velocità stabile lungo tutto il percorso, contribuendo ad inquinare meno. Lanciato nel 2021 questo strumento si sta diffondendo velocemente e presto, fanno sapere dal quartier generale di Big G, quando gli utenti faranno ricerche sui voli compariranno altri vettori meno inquinanti, come il treno. In Francia quando le persone cercheranno indicazioni stradali, Maps mostrerà suggerimenti per il trasporto pubblico o a piedi accanto ai percorsi stradali, se i tempi di percorrenza sono comparabili e praticabili.

Gli strumenti di Google a sostegno della mobilità elettrica

Tra le novità non potevano mancare le auto elettriche. Le ricerche sull’argomento, sottolinea Google, sono raddoppiate negli ultimi due anni, segno di un interesse sempre crescente verso le auto a trazione elettrica. Presto quando gli utenti cercheranno “migliori auto elettriche” verranno mostrati prezzo, autonomia della batteria ed eventuali incentivi dei governi locali. Tra le nuove funzionalità in sperimentazione c’è il confronto del costo carburante di un’auto tradizionale con quella elettrica e, grazie all’esploratore dell’autonomia delle batterie, sarà presto possibile conoscere la distanza che gli automobilisti possono percorrere con un determinato modello di auto con una singola ricarica o, ancora, personalizzare un percorso per vedere quante ricariche saranno necessarie in base a fattori come dislivello e limiti di velocità.

Anche l’energia domestica vive una fase di transizione importante. Per questo quando le persone cercheranno sistemi di riscaldamento o raffrescamento, la ricerca mostrerà informazioni sull’efficienza energetica e sugli incentivi finanziari.

Tapestry, uno dei primi progetti di Alphabet, ha sviluppato uno strumento basato sull’IA per mappare e pianificare l’installazione di reti elettriche, attualmente una delle fase più lente e difficoltosa. Questo strumento è in grado di modellare in modo efficiente situazioni come la messa fuori servizio di un impianto a carbone o l’impatto di un evento meteorologico estremo sulle fonti di energia pulita, con una moltitudine di scenari impensabili da attuare con gli attuali strumenti.

Spazio anche ai viaggi aerei

Non resta esclusa l’aviazione, responsabile del 35% delle emissioni globali. Per mitigare il problema delle scie di condensazione, Google Research ha collaborato con American Airlines e Breakthrough Energy per far analizzare all’intelligenza artificiale una enorme quantità di dati al fine di prevedere dove si formeranno le scie e come gli aerei possono evitare di crearle. Una sperimentazione che ha consentito di ridurre le scie del 54%. Attualmente è in fase di avvio una collaborazione con EUROCONTROL, l’organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea, per fornire agli aeromobili che volano nel suo spazio aereo informazioni su come evitare le scie.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Sostenibilità e Ambiente

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange