Via libera al Decreto energia, ecco cosa prevede: novità su rinnovabili, nucleare e fonti fossili

Approvato dal Senato il Decreto Energia che prevede aiuti per la ricostruzione post sisma e nei territori alluvionati, le imprese energivore e le famiglie colpite dal “caro bollette”. Soddisfazione delle Associazioni per la rimozione del rimozione del contributo a carico degli operatori Fer.

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Via libera al Decreto energia, ecco cosa prevede: novità su rinnovabili, nucleare e fonti fossili

Con 97 sì, 74 no e 2 astenuti, il decreto energia, approvato dalla Camera lo scorso 26 gennaio, ha ottenuto il via libera definitivo. Tra le novità al suo interno ci sono diversi provvedimenti per agevolare la ricostruzione post sisma e nei territori alluvionati, le imprese energivore e le famiglie colpite dal “caro bollette”. Nello specifico, il decreto consentirà a 4,5 milioni di famiglie a basso reddito o vulnerabili di continuare a usufruire di prezzi calmierati sulla fornitura di energia elettrica.

Le principali associazioni di categoria, ad esempio Italia Solare e Anev, hanno commentato positivamente il decreto, soprattutto per l’eliminazione del contributo a carico degli operatori Fer verso le regioni che promuovono le fonti di energia rinnovabile.

Con la conversione in legge del Decreto Energia, oggi l’Italia è più forte nelle sfide climatiche.

Il commento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Passaggio graduale al mercato libero

Al centro del decreto le disposizioni per il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenti domestici che sono ancora nel mercato tutelato dell’energia. Sono circa 4,5 milioni le famiglie vulnerabili che beneficeranno di prezzi calmierati per la fornitura di energia elettrica.

Saranno inoltre stanziati 100 milioni di euro per le famiglie in difficoltà, titolari di social card, per l’acquisto di carburante o di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico.

Rifiuti radioattivi e nucleare

Altra novità riguarda il nucleare. Il decreto energia concede più tempo a enti locali non presenti nella Cnai (Carta nazionale delle aree idonee) e al ministero della Difesa per inviare la propria candidatura a ospitare il “Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”.

Via libera, inoltre, alla produzione di energia elettrica nelle aree termali grazie allo sfruttamento del geotermico, con il limite di preservare l’integrità della zona e le caratteristiche delle acque.

Energie rinnovabili, le nuove misure

Una parte sostanziosa del decreto energia è dedicata agli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile, specialmente nei settori energivori e agli incentivi per le Regioni che ospitano impianti di produzione di energia rinnovabile.

In sintesi, ecco le misure approvate su agevolazioni green e rinnovabili:

  • semplificazione e snellimento burocratico dei processi di approvazione per la produzione di energia prodotta da fonti green
  • accesso più snello alle misure agevolative per gli edifici danneggiati dal sisma del centro Italia nel 2016
  • maggiori agevolazioni per l’implementazione impianti di energia da fonti rinnovabili

Combustibili fossili

Per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e, dall’altro lato, rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento nazionale dalla Russia, il decreto energia fissa nuovi obiettivi strategici. All’interno del testo viene istituito un Fondo ad hoc, con uno stanziamento di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2043. Il Fondo sarà gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali che stabilirà gli importi da attribuire e curerà l’erogazione delle risorse.

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