City Green Light: luce pubblica sostenibile

Il progetto pilota realizzato da City Green Light ha visto la riqualificazione della rete di illuminazione con l’utilizzo del 70% di materiali riciclati

A cura di: Federica Arcadio

Risparmio energetico sui consumi energetica, rete di illuminazione rigenerata con materiali riciclati e uso più efficiente delle risorse pubbliche: il Comune di San Pier d’Isonzo, in provincia di Gorizia, ha ottenuto risultati importanti grazie al progetto di City Green Light, Esco specializzata in efficientamento energetico.

Il progetto di City Green Light: riqualificazione e gestione efficiente

L’intervento ha interessato tutta la rete di illuminazione pubblica, che è stata riqualificata usando più del 70% di materiali riciclati: dai componenti elettrici (apparecchiature di illuminazione e sistemi di controllo, cavi e quadri) a quelli infrastrutturali (cavi di alimentazione; cabine di trasformazione; pozzetti e canalizzazioni).

La percentuale di materiali riciclati arriva al 90% su lampadine e corpi illuminanti sostituiti. Oggi sono ben 407 i punti luce ad alta efficienza energetica su 543 totali. Un numero che supera di molto i criteri ambientali minimi (CAM) fissati dal Governo. A questo, si aggiunge il fatto che l’energia elettrica utilizzata proviene al 100% da fonti rinnovabili.

City Green Light si occuperà per 9 anni della gestione, della manutenzione e dell’ottimizzazione della rete di illuminazione pubblica appena riqualificata.

I risultati

La riqualificazione della rete di illuminazione pubblica si è conclusa da poco, ma già si possono vedere i primi risultati tangibili. La sostituzione dei corpi illuminati genera un risparmio energetico superiore al 60%. Facendo i dovuti calcoli, le stime dicono che al termine dei 9 anni di mandato di City Green Light il risparmio energetico ottenuto dal Comune di San Pier d’Isonzo sarà di 130,54 MWh/annui, cioè l’equivalente del consumo medio annuo di circa 50 famiglie. I benefici sono significativi anche in relazione alle emissioni di CO2: si stima una riduzione di 33,4 tonnellate.

Non da ultimo, l’uso più efficiente della luce si traduce in una riduzione dell’inquinamento luminoso e miglior comfort visivo, con strade più illuminate e sicure anche di notte.

A fare la differenza in questo progetto è stata l’adozione, da parte di City Green Light, di un bilancio materico. Si tratta di una metodologia che consente di quantificare le risorse utilizzate e restituite, calcolando le quantità durante l’intero ciclo di vita di un servizio. Ne è derivata una “roadmap” poi rispettata in tutte le fasi dell’intervento, come attestato da DNV Business Assurance Italy S.r.l, e ha reputato la case history friulana come importante e rispettosa dei dettami dell’economia circolare, capace di portare risultati concreti e misurabili.

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