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Rossella Giavarini, presidente di Confindustria-Finco – Federazione che rappresenta le Industrie, i Sistemi e gli Impianti per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali – in una lettera inviata Giulio Tremonti, Ministro dell'Economia e delle Finanze, Claudio Scajola, Ministero dello Sviluppo Economico e Stefania Prestigiacomo, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha chiesto di stabilizzare il 55% di bonus per la riqualificazione energetica del patrimonio abitativo e introdurre un ''Eco-Prestito''. Considerando che il Patrimonio abitativo italiano contribuisce per oltre il 35% alle emissioni di CO2 nazionali, Confindustria-Finco sottolinea la necessità di prevedere una proroga della misura del 55% di detrazione per la riqualificazione energetica.La Federazione propone inoltre un progetto per l'incentivazione dell'efficienza energetica nelle abitazioni private tramite "eco prestiti". "Si tratta – sottolinea Rossella Giavarini – di una proposta relativa alla provvista finanziaria e pertanto aggiuntiva e non sostitutiva delle attuali misure di detrazione fiscale opportunamente previste dal Governo quali il bonus del 55% per la riqualificazione energetica. Con l'occasione ribadiamo l'assoluta necessità che tale misura venga prorogata per il triennio 2011-2013 se non addirittura resa stabile".La nuova proposta si inquadra nel percorso volto alla riduzione del 20% delle emissioni climalteranti nonché all'incremento di una analoga percentuale in relazione al risparmio energetico ed all'uso di energia rinnovabile come da Direttiva europea e che sarà oggetto di dibattito a dicembre nel summit di Copenhagen.La nuopva proposta prevede l'accesso a prestiti agevolati a tasso 0 per 10 anni fino ad un massimo di 30.000 euro per ciascun beneficiario.La Presidente spiega che per accedere a tale 'Eco-Prestito' bisognerebbe certificare – attraverso un progettista iscritto all'Ordine – di aver effettuato almeno due dei sei interventi elencati di seguito:• Incremento dell'efficienza energetica delle coperture e delle pavimentazioni;• Incremento dell'efficienza energetica dei muri perimetrali;• Incremento dell'efficienza energetica delle finestre, porte esterne e schermature solari;• Sostituzione di apparecchi e sistemi per riscaldamento o produzione d'acqua calda sanitaria;• Installazione di apparecchiature e sistemi per riscaldamento e produzione di energia elettrica utilizzanti fonti rinnovabili o assimilate;•Installazione di apparecchiature e sistemi per la produzione d'acqua calda sanitaria utilizzanti fonti rinnovabili o assimilate. La misura, spiega Finco, concorrerebbe all'abbattimento delle emissioni di CO2 del patrimonio costruito e potrebbe essere finanziata fino alla concorrenza di una cifra da individuare dalle Fondazioni bancarie, e/o soprattutto dalla Cassa Depositi e Prestiti. L'Eco-Prestito potrebbe essere rimborsato in dieci anni, ma i lavori dovrebbero iniziare entro il 2010 e terminare al massimo entro l'anno successivo.Il prestito potrebbe essere riscosso in due tranche ad inizio e fine lavori; in modo da incentivare l'effettiva realizzazione degli interventi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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