“Il Superbonus è morto, viva il Superbonus!” Analisi costi – benefici di una misura controversa 08/08/2022
Decreto Pnrr 2 in Gazzetta Ufficiale: le novità su rinnovabili, ambiente ed efficientamento energetico 04/07/2022
Positivo il bilancio economico, sociale e ambientale del Superbonus 110. Lo studio di Nomisma e Ance Emilia 03/08/2022
A cura di: Italia Solare Indice: Cos’è il capacity market Capacity market previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico Il meccanismo del capacity market oltre a mettere in campo diverse misure che assicurano la sicurezza del sistema e l’approvvigionamento di energia elettrica, con risorse sempre disponibili, definisce anche una remunerazione dedicata per quegli impianti di generazione elettrica che si impegnano a mantenere e a mettere a disposizione del sistema, in caso di necessità, della capacità. Cos’è il capacity market Secondo le linee teoriche si tratta di un mercato potenzialmente aperto sia agli impianti alimentati a fonti fossili – impianti termoelettrici a gas – sia gli impianti a fonti rinnovabili, come i pompaggi idroelettrici o anche gli impianti rinnovabili, magari associati a un sistema di accumulo. Tali impianti mettono a disposizione di Terna, mediante asta indetta da Terna stessa, una certa capacità produttiva nel medio termine. Il capacity market prevede quindi un sistema di aste a cui gli impianti sono chiamati a partecipare su base volontaria con l’aggiudicazione di contratti di opzione su capacità produttiva. Terna, entro la fine dell’anno, metterà all’asta una certa capacità in un determinato intervallo temporale; a fronte di ogni MW di potenza impegnata verrà riconosciuto un premio in euro per MW. Il sistema dovrebbe quindi scongiurare i clienti finali contro il rischio di impennate dei prezzi dell’energia. Con il crollo dei consumi, dovuto alla crisi economica, il capacity market non aveva necessità di esistere, poiché l’Italia era dotata di un surplus generazionale. Recentemente, con la ripresa economica si è assistito anche a un aumento dei consumi e questo ha fatto accendere una lampadina di allarme relativamente alla sicurezza del sistema elettrico nei momenti di picco della domanda. Capacity market previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico Se il sistema di capacity market fosse come descritto, in linea teorica non vi sarebbero problemi alla sua attuazione, purtroppo però così come è stato impostato dal MISE non crea condizioni eque di mercato per le fonti rinnovabili che invece, essendo escluse dal sistema del mercato della capacità, vengono penalizzate. Il provvedimento, che ha ricevuto il via libera dalla Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea lo scorso 14 giugno, prevede che al capacity market possono partecipare solo gli impianti termoelettrici sia quelli esistenti sia nuovi impianti. In questo modo con la remunerazione prevista si vanno a finanziare anche nuove centrali termoelettriche, in netta contraddizione con quelle che sono le indicazioni dell’Accordo di Parigi sul Clima e i contenuti del Clean Energy Package della Commissione europea che chiedono una riduzione delle emissioni con lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili. Sì, perché lo stanziamento per questo tipo di attività è previsto in circa 1-1,4 miliardi di euro all’anno per i prossimi 15 anni. Costi che si tradurranno in oneri aggiuntivi sulle bollette elettriche dei consumatori. Vi è poi un’atra questione critica, ed è quella che gli stessi impianti che parteciperanno alle aste del capacity market potranno anche partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento con una ulteriore remunerazione data dalla vendita dell’energia, seppure a un prezzo massimo imposto. Ed è proprio questo prezzo (strike price) che rischia di creare delle distorsioni di mercato, come ha segnalato anche l’Associazione dei trader europei (Efet) secondo cui “I prezzi dell’energia dovrebbero essere lasciati liberi di riflettere il vero valore della scarsità nei momenti di stress del sistema e l’alta domanda per la generazione. Allo stesso modo, quando l’energia è in abbondanza i prezzi dovrebbero riflettere il valore di sostituzione di quella generazione con la possibilità di andare anche in negativo”. Sarebbe opportuno quindi rivedere il meccanismo con un processo trasparente e partecipato, nel rispetto del Regolamento europeo del mercato elettrico e degli impegno presi per la riduzione delle emissioni di CO2. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/08/2022 La coppa del mondo del Qatar non è così green come pensiamo I mondiali di calcio in Qatar saranno realmente un evento sostenibile? Secondo Carbon Market Watch la ...
12/08/2022 I parchi nazionali più belli al mondo Parchi naturali - Alla scoperta di straordinarie aree naturali tutelate disseminate in tutto il mondo. Paesaggi ...
03/08/2022 Rischio incendi, i consigli di PEFC in difesa dei boschi La siccità e le temperature record mettono a rischio migliaia di ettari di bosco in Italia, ...
02/08/2022 Vaillant si rinnova, tra sostenibilità e un "nuovo umanesimo aziendale" La nuova Torre che sorge all'interno dell'headquarter Vaillant di Milano è un progetto sostenibile, altamente efficiente, ...
01/08/2022 Nel 2022 la domanda di carbone tornerà ai massimi storici IEA spiega che l'impennata dei prezzi del gas naturale in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della ...
29/07/2022 Ecovillaggio di Montale aiuta a preservare la natura e l'acqua Ecovillaggio Montale ha raggiunto quasi quota 3500 arbusti piantati totalizzando 1560 tonnellate di CO₂ assorbite e ulteriori ...
28/07/2022 Italia perde suolo al ritmo di 19 ettari al giorno. Danni per 8 miliardi all'anno Consumo di suolo - L'Italia ne perde al ritmo di 19 ettari al giorno, con conseguenti ...
27/07/2022 Consumi energetici: quali sono gli elettrodomestici più energivori? Stufa elettrica ai primi posti per consumo energetico: la classifica di Selectra dedicata agli elettrodomestici energivori
27/07/2022 28 luglio, Earth Overshoot Day Giovedì è l’Overshoot Day, le risorse rinnovabili sono finite, dal 29 luglio inizia il sovrasfruttamento della ...
26/07/2022 Gas al 40%, petrolio al 32%, rinnovabili al 19%. Ecco quadro energia Italia nel 2021 Il MITE pubblica la relazione annuale sulla situazione energetica nazionale: la domanda cresce del 6,2%, in ...