L’elettricità generata dalle fonti fossili al minimo storico

Un nuovo Rapporto del think tank Ember segnala che nella prima metà del 2023 la generazione di energia da fonti fossili in Europa è stata la più bassa di sempre, a causa del calo della domanda di elettricità. L’eolico e il fotovoltaico continuano a crescere, segnali di ripresa per l’idroelettrico e il nucleare

A cura di:

L'elettricità generata dalle fonti fossili al suo minimo storico

Crollo dei combustibili fossili, a cominciare da carbone (-23%) e gas (-13%) nei primi 6 mesi del 2023: la produzione fossile di elettricità è calata del 17% (-86 TWh) rispetto allo stesso periodo del 2022 e, producendo solo il 33% dell’energia elettrica dell’Ue, è stata la più bassa almeno dal 2000. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto pubblicato dal think tank Ember.

Un calo, legato in particolare al significativo aumento dei prezzi dell’energia (nonostante il prezzo del gas sia diminuito rispetto al momento peggiore della crisi, è ancora doppio rispetto alla prima metà del 2021), che ha interessato tutta l’Europa, con una diminuzione di almeno il 20% in undici Paesi e di oltre il 30% in cinque (Portogallo, Austria, Bulgaria, Estonia e Finlandia). Sono 14 i Paesi che in questo periodo hanno registrato la più bassa produzione totale di energia fossile, tornando al livello del 2000.

La scorsa estate in alcuni Paesi non hanno praticamente mai usato i combustibili fossili: a giugno i Paesi Bassi hanno utilizzato il carbone per soli cinque giorni, registrando i 17 giorni consecutivi senza e la Grecia ha superato le 80 ore senza lignite a luglio.

Anche le importazioni di gas russo si sono drasticamente ridotte e il prezzo del gas è calato dai picchi registrati nel 2022.

Il Rapporto conferma la significativa diminuzione della produzione di carbone (-23% su base annua) che lo scorso maggio, per la prima volta in assoluto, ha rappresentato meno del 10% della produzione di energia elettrica dell’UE. E questo trend è destinato a proseguire.

La crescita delle rinnovabili guidata da fotovoltaico ed eolico

Dopo il record del 2022 in cui il 22% dell’energia elettrica è stato prodotto da eolico e fotovoltaico e sono stati installati 33 GW di rinnovabili, anche nel 2023 si conferma questo ritmo di installazioni. L’energia eolica e fotovoltaica hanno rappresentato per la prima volta più del 30% della produzione di elettricità nell’UE sia a maggio che a luglio, e hanno superato la produzione totale da fonti fossili a maggio.

La crescita delle rinnovabili UE guidata da fotovoltaico ed eolico

Nei primi sei mesi dell’anno l’energia prodotta da fotovoltaico ha registrato un aumento del 13%. La Germania ha aggiunto 6,5 GW (+10%) di nuova capacità solare, la Polonia oltre 2 GW (+17%), il Belgio almeno 1,2 GW (+19%). L’Italia ha installato 2,5 GW di energia solare nei primi sei mesi del 2023 rispetto a un totale di 3 GW per l’intero 2022, la Francia ha aggiunto almeno 600 MW nel primo trimestre del 2023. Si prevede che la Spagna acceleri le installazioni quest’anno da 4,5 GW nel 2022 a 7 GW.

Benino anche l’eolico che registra un +4,8% (+10 TWh) rispetto ai primi sei mesi del 2022. Nonostante le ambizioni di diversi paesi, permangono molti ostacoli a livello burocratico che rallentano la diffusione degli impianti.

Nonostante questi successi, perché l’Europa possa davvero accelerare i potenziali vantaggi dell’eolico e del fotovoltaico in termini di costi, sicurezza e clima, è necessario superare i limiti soprattutto della rete e nella pianificazione dei sistemi.

Nucleare e idroelettrico migliorano, ma le prospettive a lungo termine sono incerte

La produzione idroelettrica è aumentata dell’11% (+15 TWh) nella prima metà del 2023, spinta soprattutto dalle ottime performance dell’Europa meridionale e Stati baltici. Le riserve nel complesso sono migliori rispetto al recente passato, ma il Rapporto sottolinea che dal 2000 la produzione idroelettrica europea è stata sempre più scarsa e volatile, soprattutto a causa della grave siccità. Nel caso dell’idroelettrico non si può dunque fare affidamento  su una produzione costante.

Contemporaneamente nei primi 6 mesi del 2023, la produzione nucleare è diminuita del 3,6% (-11 TWh), prima di tutto a causa del phase out del nucleare tedesco e dal calo significativo della produzione francese. Come per la generazione idroelettrica, le prospettive per il nucleare nei prossimi anni presentano alcune incertezze.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Solare fotovoltaico

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange