Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Big Aquarea T-CAP Serie M di Panasonic: la pompa di calore per case multifamiliari ed edifici commerciali 10/05/2024
Baxi SPC Plus e SPC WH: gli scaldacqua in pompa di calore aria-acqua monoblocco efficienti e silenziosi 09/05/2024
Le principali organizzazioni mondiali per le scienze del clima hanno realizzato in occasione del Climate Action Summit 2019 dell’Onu un nuovo Rapporto che evidenzia l‘urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino i peggiori effetti del cambiamento climatico: caldo senza precedenti, aumento delle emissioni, innalzamento del livello di mari Presentato dalla World World Meteorological Organization (Wmo), in occasione del Climate Action Summit dell’Onu che si è svolto ieri a New York, il Rapporto United in Science, che sottolinea l’evidente – e crescente – divario tra gli obiettivi concordati per affrontare il riscaldamento globale e la realtà. Il Rapporto presenta l’andamento delle emissioni e delle concentrazioni dei principali gas serra in atmosfera, evidenzia l’urgenza di fondamentali trasformazioni socio-economiche in settori chiave come l’uso del suolo e l’energia per evitare pericolosi aumenti di temperatura globale con impatti potenzialmente irreversibili. Esamina inoltre gli strumenti a sostegno sia della mitigazione che dell’adattamento, sottolineando l’urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. I principali risultati del Rapporto Aumento delle temperature La temperatura media globale nel periodo 2015-2019 è stata la più calda mai registrata. Attualmente si stima che sia di 1,1°Celsius (± 0,1°C) al di sopra del periodo preindustriale (1850-1900). Le ondate di calore diffuse e di lunga durata, gli incendi da record e altri eventi devastanti come i cicloni tropicali, le inondazioni e la siccità hanno avuto un notevole impatto sullo sviluppo socioeconomico e sull’ambiente. Diminuzione del ghiaccio marino e della massa di ghiaccio L’estensione del ghiaccio marino estivo nell’Artico è diminuita di circa il 12% per decennio nel periodo 1979-2018, con i quattro valori più bassi verificatisi tra il 2015 e il 2019. La quantità di ghiaccio perso annualmente dalla calotta antartica è aumentata di almeno sei volte tra il 1979 e il 2017. La perdita di massa dei ghiacciai per il 2015-2019 è la più alta per ogni periodo quinquennale. L’innalzamento del livello dei mari sta accelerando, l’acqua marina sta diventando più acida Il tasso di aumento del livello medio globale del mare si è accelerato, passando da 3,04 millimetri all’anno (mm/anno) nel periodo 1997-2006 a circa 4 mm/anno nel periodo 2007-2016. Ciò è dovuto all’aumento del tasso di riscaldamento degli oceani e dello scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide occidentale. Dall’inizio dell’era industriale si è registrato un aumento complessivo del 26% dell’acidità degli oceani. Concentrazioni record di gas serra nell’atmosfera I livelli dei principali gas serra a lunga vita, anidride carbonica (CO2), metano (CH4)) e protossido di azoto (N2O) hanno toccato nuovi massimi. Nel 2018, la concentrazione globale di CO2 era di 407,8 parti per milione (ppm), 2,2 ppm in più rispetto al 2017. I dati preliminari per il 2019 indicano che le concentrazioni di CO2 sono sulla buona strada per raggiungere o addirittura superare le 410 parti per milione (ppm). Emissioni in atmosfera Le emissioni di anidride carbonica sono aumentate del 2% e nel 2018 hanno raggiunto il livello record di 37 miliardi di tonnellate di CO2. Le attuali tendenze economiche ed energetiche suggeriscono che le emissioni saranno almeno altrettanto elevate nel 2019 come nel 2018. Il PIL globale dovrebbe crescere al 3,2% nel 2019, e se l’economia globale si decarbonizzasse allo stesso ritmo degli ultimi 10 anni, ciò comporterebbe comunque un aumento delle emissioni globali. Nonostante la straordinaria crescita delle rinnovabili nell’ultimo decennio, il sistema energetico globale è ancora dominato dalle fonti di combustibili fossili. L’aumento annuale del consumo energetico globale è maggiore dell’aumento delle energie rinnovabili, il che significa che il consumo di combustibili fossili continua a crescere. Questa crescita deve arrestarsi immediatamente. Per garantire emissioni nette zero e stabilizzare il clima è necessario un’accelerazione nell’uso di fonti energetiche rinnovabili, ridurre la deforestazione ed espandere i pozzi naturali di assorbimento di CO2 Il divario tra le emissioni – dove siamo e dove dobbiamo essere Per garantire il rispetto degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi è necessario che i paesi aumentino il livello di ambizione dei contributi nazionali (Nationally Determined Contributions – NDC), altrimenti non sarà possibile evitare di superare l’obiettivo di 1,5 °C. Se il divario tra le emissioni non viene colmato entro il 2030, è molto plausibile che l’obiettivo di un aumento della temperatura al di sotto dei 2°C sia anch’esso irraggiungibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
10/05/2024 Il ruolo delle città europee per combattere il cambiamento climatico A cura di: Raffaella Capritti La maggior parte degli europei vive in aree urbane e le città svolgono un ruolo fondamentale ...
03/05/2024 Ma quale uscita dal carbone: nel 2023 si registra un aumento del 2% A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 la capacità operativa di carbone è aumentata del 2%: secondo il Global Energy Monitor ...
01/05/2024 Italia taglia 7,7% emissioni CO2 in 2023 con forte crescita rinnovabili A cura di: Tommaso Tetro Taglio emissioni di CO2 e crescita rinnovabili: Italia in linea con target 2030. L'energia consumata deriva ...
30/04/2024 G7: firmata la Carta di Venaria. Stop del carbone dal 2030 al 2035 A cura di: Raffaella Capritti Si è concluso il G7 di Torino: stop al carbone entro il 2035, incremento delle rinnovabili. ...
29/04/2024 Cambiamento climatico: rischi per la salute per il 70% dei lavoratori A cura di: Raffaella Capritti Il cambiamento climatico sta avendo gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori in tutte ...
24/04/2024 Clima: raddoppiare gli investimenti per raggiungere gli obiettivi del 2030 A cura di: Tommaso Tautonico Nonostante gli investimenti climatici nei Paesi UE siano cresciuti del 9% nel 2022, non saranno sufficienti ...
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...