Recuperatori di calore e sistemi di ventilazione aiutano gli edifici a risparmiare energia 20/01/2021
Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Le principali organizzazioni mondiali per le scienze del clima hanno realizzato in occasione del Climate Action Summit 2019 dell’Onu un nuovo Rapporto che evidenzia l‘urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino i peggiori effetti del cambiamento climatico: caldo senza precedenti, aumento delle emissioni, innalzamento del livello di mari Presentato dalla World World Meteorological Organization (Wmo), in occasione del Climate Action Summit dell’Onu che si è svolto ieri a New York, il Rapporto United in Science, che sottolinea l’evidente – e crescente – divario tra gli obiettivi concordati per affrontare il riscaldamento globale e la realtà. Il Rapporto presenta l’andamento delle emissioni e delle concentrazioni dei principali gas serra in atmosfera, evidenzia l’urgenza di fondamentali trasformazioni socio-economiche in settori chiave come l’uso del suolo e l’energia per evitare pericolosi aumenti di temperatura globale con impatti potenzialmente irreversibili. Esamina inoltre gli strumenti a sostegno sia della mitigazione che dell’adattamento, sottolineando l’urgente necessità di sviluppare azioni concrete che arrestino gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. I principali risultati del Rapporto Aumento delle temperature La temperatura media globale nel periodo 2015-2019 è stata la più calda mai registrata. Attualmente si stima che sia di 1,1°Celsius (± 0,1°C) al di sopra del periodo preindustriale (1850-1900). Le ondate di calore diffuse e di lunga durata, gli incendi da record e altri eventi devastanti come i cicloni tropicali, le inondazioni e la siccità hanno avuto un notevole impatto sullo sviluppo socioeconomico e sull’ambiente. Diminuzione del ghiaccio marino e della massa di ghiaccio L’estensione del ghiaccio marino estivo nell’Artico è diminuita di circa il 12% per decennio nel periodo 1979-2018, con i quattro valori più bassi verificatisi tra il 2015 e il 2019. La quantità di ghiaccio perso annualmente dalla calotta antartica è aumentata di almeno sei volte tra il 1979 e il 2017. La perdita di massa dei ghiacciai per il 2015-2019 è la più alta per ogni periodo quinquennale. L’innalzamento del livello dei mari sta accelerando, l’acqua marina sta diventando più acida Il tasso di aumento del livello medio globale del mare si è accelerato, passando da 3,04 millimetri all’anno (mm/anno) nel periodo 1997-2006 a circa 4 mm/anno nel periodo 2007-2016. Ciò è dovuto all’aumento del tasso di riscaldamento degli oceani e dello scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide occidentale. Dall’inizio dell’era industriale si è registrato un aumento complessivo del 26% dell’acidità degli oceani. Concentrazioni record di gas serra nell’atmosfera I livelli dei principali gas serra a lunga vita, anidride carbonica (CO2), metano (CH4)) e protossido di azoto (N2O) hanno toccato nuovi massimi. Nel 2018, la concentrazione globale di CO2 era di 407,8 parti per milione (ppm), 2,2 ppm in più rispetto al 2017. I dati preliminari per il 2019 indicano che le concentrazioni di CO2 sono sulla buona strada per raggiungere o addirittura superare le 410 parti per milione (ppm). Emissioni in atmosfera Le emissioni di anidride carbonica sono aumentate del 2% e nel 2018 hanno raggiunto il livello record di 37 miliardi di tonnellate di CO2. Le attuali tendenze economiche ed energetiche suggeriscono che le emissioni saranno almeno altrettanto elevate nel 2019 come nel 2018. Il PIL globale dovrebbe crescere al 3,2% nel 2019, e se l’economia globale si decarbonizzasse allo stesso ritmo degli ultimi 10 anni, ciò comporterebbe comunque un aumento delle emissioni globali. Nonostante la straordinaria crescita delle rinnovabili nell’ultimo decennio, il sistema energetico globale è ancora dominato dalle fonti di combustibili fossili. L’aumento annuale del consumo energetico globale è maggiore dell’aumento delle energie rinnovabili, il che significa che il consumo di combustibili fossili continua a crescere. Questa crescita deve arrestarsi immediatamente. Per garantire emissioni nette zero e stabilizzare il clima è necessario un’accelerazione nell’uso di fonti energetiche rinnovabili, ridurre la deforestazione ed espandere i pozzi naturali di assorbimento di CO2 Il divario tra le emissioni – dove siamo e dove dobbiamo essere Per garantire il rispetto degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi è necessario che i paesi aumentino il livello di ambizione dei contributi nazionali (Nationally Determined Contributions – NDC), altrimenti non sarà possibile evitare di superare l’obiettivo di 1,5 °C. Se il divario tra le emissioni non viene colmato entro il 2030, è molto plausibile che l’obiettivo di un aumento della temperatura al di sotto dei 2°C sia anch’esso irraggiungibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
25/01/2021 In Europa aumenta l'elettricità rinnovabile e calano le emissioni Elettricità rinnovabile - Uno studio dell'EEA mostra che è aumentata ma per rispettare l'impegno di neutralità ...
22/01/2021 Elon Musk annuncia l'arrivo dell’inverter solare Tesla per impianti fotovoltaici Elon Musk ha di recente annunciato il prossimo lancio sul mercato dell'inverter solare Tesla per impianti fotovoltaici, ...
21/01/2021 E' ufficiale il rientro degli Usa nell'accordo di Parigi A poche ore dal suo giuramento come Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato 15 ...
20/01/2021 Mari e oceani, mai così caldi Nel 2020 il riscaldamento degli Oceani ha raggiunto un nuovo record. Triste primato anche per il ...
18/01/2021 Cambiamento climatico: intensificare subito l'azione per salvare il pianeta Nuovo Rapporto UNEP: intensificare le azioni per adattarsi alla nuova realtà climatica, altrimenti i danni, le ...
18/01/2021 Idrogeno nella rete gas pubblica: al via le prime sperimentazioni negli Uk Il villaggio di Winlaton sarà il primo a utilizzare l'idrogeno miscelato al 20% col gas per ...
15/01/2021 Recovery plan da 222 miliardi per costruire l’Italia dei prossimi 30 anni Il Pnrr dovrebbe mobilitare risorse fino a 310 miliardi fino al 2026: nel Piano sei missioni ...
14/01/2021 Allarme deforestazione: dal 2004 scomparsi 43 milioni di ettari Dal 2004 al 2017 è scomparsa tanta foresta quanta l'intera California: 43 milioni di ettari in ...
12/01/2021 I peggiori eventi meteorologici del 2020 legati al cambiamento climatico e costati miliardi Un rapporto di Christian Aid identifica i 15 dei disastri climatici più distruttivi del 2020, 10 ...
05/01/2021 Il 2020 chiude il decennio più caldo in assoluto Si conclude secondo l'agenzia meteorologica dell'ONU il decennio più caldo mai registrato. Sempre più a rischio ...