Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
E’ stato presentato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il secondo “Rapporto sull’Efficienza Energetica“, realizzato dall’ENEA nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008) per fornire uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali. Dal Rapporto emerge che la domanda di energia primaria, nel 2011, si è attestata sui 184,2 Mtep, l’1,9% in meno rispetto al 2010. La contrazione del fabbisogno energetico è stata determinata dall’effetto di diversi fattori: il clima più mite, il perdurare della crisi economica e l’applicazione di politiche di efficienza energetica. La composizione percentuale delle fonti energetiche impiegate per la copertura della domanda nel 2011 è stata caratterizzata, rispetto all’anno precedente, dalla riduzione della quota del petrolio dal 38,5 al 37,5% e di quella del gas naturale dal 36,2 al 34,6% e dall’aumento della quota dei combustibili solidi dall’8 al 9%. Si è inoltre riscontrato un lieve aumento delle importazioni nette di energia elettrica dal 5,2 al 5,5% e un significativo incremento dell’apporto delle rinnovabili, cresciute dal 12,2 al 13,3%. Domanda di energia primaria per fonte, anno 2011 – Totale 184,2 Mtep Fonte: elaborazione ENEA su dati MSE Il Piano d’Azione Europeo per l’Efficienza Energetica 2011 ha rimarcato il ruolo dell’efficienza energetica come strumento imprescindibile per ridurre i consumi di energia nell’ambito dei Paesi Membri, per raggiungere l’obiettivo più ambizioso di riduzione dei consumi del 20% al 2020 e al fine di avviare concretamente un’economia efficiente delle risorse. La Direttiva 32/2006/CE sull’efficienza energetica negli usi finali e sui servizi energetici richiede agli Stati Membri di adottare un obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico al 2016, nono anno di applicazione della stessa Direttiva, pari almeno al 9% dell’ammontare del consumo di riferimento11. Il Piano d’Azione italiano per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2011 prevede programmi e misure per il miglioramento dell’efficienza energetica e dei servizi energetici nei settori di uso finale per un risparmio energetico annuale al 2016 (126.540 GWh/anno) pari al 9,6% del consumo di riferimento. L’applicazione delle misure previste dal PAEE 2011 (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica) ha consentito nel 2011 un risparmio complessivo di 57.595 GWh/anno, con un incremento del 17,1% rispetto al 2010. Inoltre, il Rapporto mette in evidenza un miglioramento nel 2010 dell’efficienza energetica nel nostro Paese di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009. Il Rapporto è articolato nei seguenti capitoli: • Domanda di energia • Consumi finali • Intensità energetica • Efficienza energetica per settore • Le reti energetiche del futuro • L’industria e i servizi per l’efficienza e il risparmio di energetico • L’efficienza energetica e il mercato immobiliare • Strumenti di finanziamento privati dei programmi/ progetti di EE • Analisi del raggiungimento degli obiettivi indicativi nazionali di risparmio energetico • Valutazione del risparmio energetico effettivamente attribuibile ai programmi di EE • Valutazione energetica e socio-economica dei principali strumenti nazionali per il miglioramento dell’efficienza energetica • Efficienza energetica e risparmi ottenuti a livello regionale Giovanni LELLI, Commissario dell’ENEA, ha dichiarato: “Si tratta di risultati che hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e che costituiscono dei progressi effettivi in un processo di riconversione orientato alla “green economy”. Il risparmio energetico conseguito va quindi letto nell’ottica di una transizione verso un sistema a minore emissione di carbonio, che conferma il reale contributo del nostro Paese al raggiungimento degli obiettivi comunitari. L’Italia deve ora massimizzare le opportunità connesse all’efficienza energetica, prima priorità della Strategia Energetica Nazionale, puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale di prodotti e servizi per l’efficienza energetica competitiva su un mercato internazionale in via di espansione. Il Rapporto presentato oggi costituisce la base di conoscenza indispensabile per raggiungere tali obiettivi supportando il decisore pubblico nel percorso di attuazione, verifica e messa a punto di nuove politiche.” In generale, tale miglioramento è stato possibile grazie all’adozione di tecnologie più innovative. In particolare: il settore residenziale ha favorito l’utilizzo di impianti ad alta efficienza quali caldaie a condensazione e solar cooling; il settore terziario ha introdotto tecnologie impiantistiche ad alta efficienza e materiali ad alte prestazioni; nel settore industriale, grazie al meccanismo dei TEE, è aumentata la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, dei motori elettrici ad alta efficienza e dei recuperi di calore dal processo produttivo; nel settore dei trasporti si registra un miglioramento energetico della tecnologia veicolare, ma il rinnovo del parco automobilistico ha subito un rallentamento a causa della crisi economica. Due le novità di questo 2° Rapporto sull’efficienza energetica: la collaborazione fra ENEA e Confindustria per l’analisi dei comparti industriali che offrono prodotti e servizi per l’efficienza energetica e quella con I-com (Istituto per la Competitività) ed Assoimmobiliare per la realizzazione di un’indagine sugli effetti dell’efficienza energetica sul mercato immobiliare. Per uleriori informazioni e approfondimenti sul Rapporto sull’Efficienza Energetica http://www.efficienzaenergetica.enea.it/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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