Il 25% dell’energia in UE viene dalle rinnovabili

Da dove proviene l’energia che utilizzano i pasi dell’UE? Un quarto dalle rinnovabili ma si deve fare molto di più

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Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, ha pubblicato lo Studio “Shedding light on energy in the EU” che analizza da dove proviene l’energia che consumiamo, quanto siamo dipendenti dalle importazioni, quanto i vari paesi siano efficienti nel consumi energetici e offre interessanti spunti per comprendere meglio quali saranno le prossime sfide che dovrà affrontare l’Unione dell’energia.

Nello studio si legge che nel 2014 l’UE ha prodotto circa un terzo (35%) della propria energia, mentre ne sono stati importati due terzi (65%).

Cosa si produce in UE?

La produzione di energia è distribuita su una gamma di diverse fonti: principalmente combustibili solidi, gas naturale, petrolio, energia nucleare e, naturalmente, anche le energie rinnovabili (idroelettrico, energia eolica e fotovoltaica).

Il nucleare, con il 29% della produzione totale di energia dell’UE, ha rappresentato nel 2014 la fonte maggiore. Le energie rinnovabili, con il 25% sono la seconda fonte, seguita da combustibili solidi (19%), il gas naturale (15 %) e olio greggio (9%).

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Tuttavia ci sono molte differenze nella produzione di energia nei vari stati membri dell’Unione.

Il risultato è che, se si guarda ai consumi finali, appena il 7,7% dell’energia consumata in Europa arriva da fonti rinnovabili. Il petrolio copre poco meno del 40%, mentre circa un quinto della potenza consumata deriva dal gas naturale. Gli stati europei devono quindi impegnarsi di più per raggiungre i target fissati dall’Europa e aumentare la quota di rinnovabili nei consumi finali.

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Qual è la percentuale di energie rinnovabili nell’UE?

La quota di energie rinnovabili nel consumo di energia è aumentata costantemente tra il 2004 e il 2014, dall’8,5% al 16,0%, avvicinandosi al target europeo del 20% entro il 2020.

Come si vede dal grafico in alcuni paesi la percentuale prevista dai target europei è già stata raggiunta, come in Svezia (52,6%), Austria, Finlandia (38,7%) e Italia. I paesi in cui la percentuale di energia provniente dalle rinnovabili è più bassa sono Lussemburgo (4,5%), Malta (4,7%), Paesi Bassi (5,5%) e Regno Unito (7,0%). Tutti gli Stati membri hanno aumentato la loro quota di energie rinnovabili tra il 2004 e il 2014, dodici hanno almeno raddoppiato la loro quota.

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