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Il taglio del nastro della sede italiana di 1KOMMA5°: da sinistra Micha Gruber, Cfo; Philipp Schröder, Ceo e co-fondatore e Vincenzo Ferreri che guida l’azienda in Italia E’ stata inaugurata qualche giorno fa a Bergamo la sede italiana di 1KOMMA5°, azienda tedesca nata due anni fa che, in così poco tempo, ha raggiunto una valutazione superiore al miliardo di euro, superando il gap tecnologico rispetto agli altri player, e diventando un punto di riferimento per il mercato Climate Tech, grazie a un’idea innovativa del suo fondatore Philipp Schröder, ex dirigente di Tesla. A guidare la sede italiana l’Ing. Vincenzo Ferreri, ex CEO di sonnen e vicepresidente in carica di ANIE Rinnovabili. L’Italia è il quinto mercato in cui entra l’azienda, dopo Germania, Svezia, Finlandia e Danimarca. Ma l’espansione continuerà a un ritmo sostenuto anche in altri paesi, a breve farà il suo ingresso in Australia. 1KOMMA5°, come accelerare la transizione energetica I vantaggi delle rinnovabili sono ormai evidenti per tutti e investire nelle energie pulite non è più una scelta, come ci ricordano il cambiamento climatico e il target fissato dalla COP di Parigi di limitare il surriscaldamento a 1,5°, da cui nasce anche il nome dell’azienda: “1KOMMA5°” infatti letteralmente significa 1,5°C. Eppure, ci spiega Vincenzo Ferreri, il fatto che le energie rinnovabili siano intermittenti e non programmabili ha in qualche modo rallentato la transizione energetica, considerando che è sempre possibile ricorrere alle energie fossili. “In realtà c’è un’altra soluzione, che è quella di far parlare tutti i device tra loro, di controllarli in maniera centralizzata ed intelligente, garantendo per esempio che una pompa di calore non si accenda se serve energia a qualche altra parte della casa”. 1KOMMA5° fa questo e controlla tutti i sistemi di casa grazie all’energy manager Heartbeat. Più precisamente l’azienda investe nei principali produttori di mercato di pannelli fotovoltaici, inverter, ottimizzatori, pompe di calore, batterie, sistemi di ricarica e fornisce il sistema di gestione energetica “Heartbeat”, una vera centrale elettrica virtuale domestica che permette che questi device non lavorino in maniera singola, ma siano interconnessi, lavorando in maniera intelligente. Si va dunque oltre il tradizionale concetto di impianto fotovoltaico a cui si aggiungevano batteria e accumulo, pompa di calore e ricarica dell’auto, gestendoli però singolarmente. “Con la tecnologia 1Komma5 – continua Vincenzo Ferreri – tramite un’unica app di supervisione tutti i device funzionano in concerto tra loro, riuscendo a garantire al cliente il minor costo dell’energia su tutto il periodo di vita degli impianti”. Si tratta di un sistema che migliora la redditività degli impianti connessi, contribuendo alla stabilità della rete elettrica grazie alle rinnovabili. Parlando di flessibilità, ci sono momenti della giornata in cui comprare energia dalla rete costa meno (per esempio domenica 16 luglio si è passati da circa 7 a 17 centesimi) e poter gestire la differenza tra il prezzo più basso nell’arco di 30 anni, potendo supervisionare tutti i device di casa che diventano flessibili nel consumo, permette ai clienti di risparmiare migliaia di euro, avendo a disposizione un sistema intelligente e controllato che “parla” con impianto fotovoltaico, batteria, pompa di calore e colonnina dell’auto, garantendo un costo dell’energia molto ridotto su tutto il periodo di vita utile. 500.000 edifici all’anno a impatto climatico zero Gli obiettivi di 1Komma5, che opera principalmente nell’ambito delle rinnovabili residenziali, sono impegnativi e ambiziosi: entro il 2030 l’azienda vuole consolidare la propria posizione fra i principali fornitori di energia pulita per la produzione e il monitoraggio dell’energia, raggiungendo 10 miliardi di vendite l’anno e rendendo 500.000 edifici l’anno a impatto zero, in termini di generazione di energia, calore e mobilità, 50.000 di questi in Italia, il che significa significa 4000 al mese. “Stiamo costruendo, prosegue Vincenzo Ferreri, un network formato da clienti, imprenditori e i migliori talenti, con l’obiettivo di convertire sempre più cittadini verso le rinnovabili, diventando il principale punto di riferimento nel settore dell’energia domestica, attraverso l’offerta di un’ampia gamma di soluzioni per la casa efficiente e sostenibile”. Come sappiamo in Italia entro il 2030 dovremo aggiungere altri 60-65 GW di nuova potenza da rinnovabili, ma continuando al ritmo attuale raggiungeremo solo l’11,5% di tale obiettivo. D’altra parte nel nostro paese abbiamo circa 12 milioni di edifici residenziali da cui si può partire per accelerare la transizione, contribuendo in questo modo alla riduzione delle emissioni. “L’obiettivo è fare nei prossimi 7 anni 1,7 milioni di impianti, vuol dire 250mila impianti l’anno (attualmente siamo intorno a 50/60.000 se togliamo l’effetto superbonus), significa accelerare di 4 volte il mercato attuale. Lo possiamo fare creando un nuovo paradigma energetico, educando, spiegando che le rinnovabili garantiscono già oggi una produzione energetica al costo più basso del mercato e fisso per 30 anni. Non esiste sul mercato un competitor che possa fare una cosa del genere”, conclude Ferreri. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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