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Fondata nel 1961, ABAZIA S.p.A. ha iniziato la propria attività nel settore della componentistica per auto, specializzandosi negli anni nel settore dei cavi per alta tensione e batterie, per i quali ha trovato sbocchi anche nel mercato dei bruciatori e del fotovoltaico. Successivamente l'azienda ha poi diversificato il proprio business, investendo nei settori di progettazione, sviluppo e realizzazione di stampi trancia e per materie plastiche e, come naturale evoluzione, anche in quello dello stampaggio di prodotti metallici e plastici. Settori, questi ultimi, che hanno permesso di entrare in nuovi mercati, quali: ludico, packaging cosmetico e alimentare.Abazia S.p.A. ha trasferito nel corso del 2010 la propria attività produttiva da Masio a Felizzano (AL) dove ha acquisito uno stabilimento da circa 9.000 mq, precedentemente di proprietà della multinazionale francese Valeo. A fronte della previsione di un considerevole aumento del fabbisogno energetico, l'azienda ha deciso di investire nelle fonti rinnovabili.Il nuovo capannone è caratterizzato da un'esposizione delle coperture est-ovest (-100 Est e 80 Ovest) e da un angolo di inclinazione (tilt) molto basso di qualche grado. L'edificio, inoltre, è caratterizzato da 13 lucernai al colmo – lunghi 37 metri e alti circa 1 metro – che generano ombreggiamenti sul resto del tetto. Per massimizzare la produzione dell'impianto fotovoltaico si è optato, quindi, per l'utilizzo di moduli a film sottile che garantiscono una maggiore produzione rispetto ai moduli cristallini, soprattutto in condizioni di esposizione non favorevoli come quella di Abazia S.p.A.. I moduli sono stati installati sui lucernai in modo semi integrato, complanari alle falde. In particolare sono stati scelti i moduli Sharp NA-128 (G5), caratterizzati da un'efficienza di circa il 9%, paragonabile a un policristallino ma con le caratteristiche positive di producibilità di un silicio amorfo."La nostra società si stava trasferendo nel nuovo capannone e volevamo sfruttare il cambiamento anche per investire nelle fonti rinnovabili, nelle quali crediamo fermamente – commenta Alberto Roggero, uno dei soci dell'azienda. Inoltre, per il finanziamento, siamo riusciti a ottenere, grazie al supporto tecnico di Solarcentury e di Eurocons, una duplice forma di sovvenzione dal Programma Operativo Regionale Piemonte: un finanziamento a fondo perduto per circa il 13% della spesa e un mutuo a tasso zero per il restante 75%. Abbiamo scelto Solarcentury come partner per questa installazione per l'elevata competenza tecnica dell'azienda e la grande professionalità, elementi molto difficili da trovare in un settore così giovane in Italia dove le aziende hanno al massimo un paio d'anni d'esperienza". Qualche numero del nuovo impianto: l'impianto di Abazia S.p.A. genererà circa 95.000 kWh/anno, evitando di disperdere in atmosfera 62 t di CO2 l'anno. La tariffa assicurata dal Conto Energia è pari 0,384 €/kWh (tariffa per impianti parzialmente integrati prevista dal Conto Energia per il 2010) per un ricavo annuo di 36.600 €, cui va aggiunto il guadagno per la vendita di energia e il risparmio sulla bolletta elettrica (circa 0,1 €/kWh/anno) pari a 14.300 €/anno. Con questi numeri si avrà un rientro dell'investimento in circa 7 anni, senza contare l'effetto del finanziamento ottenuto tramite il POR Piemonte.L'impianto: In totale sono stati installati 720 moduli per 92 kWp, suddivisi in 4 campi, ciascuno collegato un inverter trifase centralizzato Solarmax 20C. Gli inverter sono anche collegati al servizio MaxWebControl, che, tramite la centrale operativa Solarmax, monitora in remoto le prestazioni del sistema e interviene direttamente sul sito in caso di anomalie, dando anche la garanzia di disponibilità degli inverter del 97% all'anno con parziale rimborso del mancato ricavo in caso di disponibilità inferiore.Dal punto di vista progettuale l'impianto è piuttosto semplice, poiché i moduli sono stati installati in modo semi integrato sulle coperture esistenti. La caratteristica tecnica principale dell'impianto è rappresentata dall'impiego dei moduli in silicio amorfo della Sharp, che garantiranno una produzione specifica irraggiungibile con altre tecnologie. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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