Fotovoltaico, al via le domande per il bonus sistemi di accumulo: quando scade e istruzioni 06/03/2023
Stop cessione del credito e sconto in fattura: le conseguenze su Superbonus e altri bonus casa 19/02/2023
Bonus Ristrutturazione al 50% su immobile in comodato d’uso: regole e consigli dell’Agenzia delle Entrate 13/02/2023
Secondo la seconda edizione del rapporto “G-20 Zero-Carbon Policy Scoreboard” del gruppo di ricerca BloombergNEF (BNEF) nessun Governo del G20 sta attuando politiche abbastanza incisive e concrete in grado di affrontare il cambiamento climatico e rispettare gli impegni assunti alla COP26 a Glasgow. Il rapporto evidenzia come ai tanti impegni assunti sulla carta, non corrispondano azioni concrete da parte delle 19 nazioni più grandi del mondo, responsabili di quasi l’80% delle emissioni globali di gas serra (l’UE è il 20° membro del G-20). Il Policy Scoreboard del BNEF ha assegnato un punteggio del 100% a ciascun membro del G-20 considerando l’impegno per ridurre le emissioni di gas serra, entità del supporto, la solidità dei programmi proposti. I dati mostrano che nessun paese del G-20 ha implementato politiche sufficienti per raggiungere una profonda decarbonizzazione, anche se 11 delle 19 nazioni hanno fatto progressi nel 2021. Il Rapporto analizza i progressi dei vari paesi ed evidenzia le politiche che i governi possono implementare per raggiungere e superare gli impegni che hanno preso per il clima. Michael R. Bloomberg, inviato speciale del segretario generale dell’ONU per le ambizioni e le soluzioni climatiche e fondatore di Bloomberg LP e Bloomberg Philanthropies ha sottolineato che “Le parole contano solo se sono sostenute dall’azione – e la realtà è che nessuno dei paesi del G20 sta realizzando abbastanza velocemente i tagli promessi alle emissioni. Le guerra in Ucraina ha reso ancora più attuale l’importanza della transizione verso le energie pulite, anche per limitare la dipendenza dal gas russo”. 6 aree di intervento Il documento approfondisce le 6 principali aree su cui agire per limitare le emissioni di gas serra. Quello che emerge è che i governi del G-20 hanno fatto molti progressi nell’attuazione di programmi per decarbonizzare il settore energetico (area politica 1) e, in una certa misura, i trasporti (area 2). Ma è necessario un maggiore sforzo nei settori dell’edilizia (3) e dell’industria (4), nella promozione dei combustibili a basso contenuto di carbonio e le tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (5), e l’economia circolare (6). 11 sulle 19 nazioni analizzate hanno migliorato il proprio punteggio, con una media per l’intero gruppo del 52% su 100% – in aumento di 1 punto rispetto al precedente Rapporto. C’è un enorme margine di miglioramento, ha sottolineato la responsabile della politica del BNEF Victoria Cuming: “Le parole da sole non valgono niente – nessuno dei paesi del G-20 ha implementato sufficienti incentivi e regolamenti concreti per raggiungere ciò che è stato promesso”. Alcuni paesi più virtuosi di altri In termini di punteggi, i paesi del G-20 si dividono in tre grandi categorie: la prima comprende gli stati membri dell’UE, Germania, Francia e Italia, insieme al Regno Unito, che hanno migliorato i loro punteggi totali medi di 3 punti rispetto al 2021. Ma con una media del 75% anche i top performer potrebbero fare meglio. Altri paesi dell’OCSE non sono andati altrettanto bene, in particolare Australia, Giappone e Turchia: questo gruppo ha visto il suo punteggio totale diminuire di 2 punti, ad una media del 52%. In fondo alla classifica del G-20, le economie emergenti sono in ritardo nell’attuazione delle proprie politiche, con un punteggio totale medio del 36%. Tuttavia, questo gruppo, guidato da India e Sudafrica, è migliorato rispetto all’anno scorso – di una media di 2 punti . Fonte BNEF Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
24/03/2023 Una città resiliente per un futuro sostenibile La guida “Climate change resilience in the built environment” del World Green Building Council offre molti ...
22/03/2023 IPCC 2023, la sfida per contenere il surriscaldamento non è persa, ma siamo a rischio Presentato il Report di Sintesi (SYR6) dell’IPCC: necessario accelerare l'azione di adattamento ai cambiamenti climatici e ...
21/03/2023 Il verde pubblico nelle città contribuisce a ridurre i decessi Uno studio scientifico spagnolo sottolinea come il verde pubblico nelle città non sia solo elemento di ...
21/03/2023 Foreste per la salute, le minacce ai benefici del verde del Pianeta La Giornata internazionale delle Foreste è stata istituita il 21 marzo del 2012. L'obiettivo è incoraggiare ...
17/03/2023 Terna presenta nuovo Piano, investimenti a 21 miliardi per transizione e sicurezza Nel nuovo Piano di Terna anche sostenibilità delle infrastrutture, rinnovabili, digitale, una super rete Hypergrid che ...
08/03/2023 Diminuisce la necessità di riscaldare gli edifici ma aumenta quella di raffrescamento In UE dal 1979 ad oggi la necessità di riscaldare gli edifici è diminuita di un ...
07/03/2023 Sostenibilità e responsabilità, 2 valori che uniscono Viessmann e Giro d'Italia Viessmann anche per il 2023 è partner ufficiale del Giro d'Italia, una collaborazione che parte da ...
07/03/2023 Siccità e soluzioni: i rimedi per il Po che possono salvare il Pil nazionale Il Po è colpito dalla siccità. Le soluzioni nel breve-medio e lungo periodo ci sono: su ...
06/03/2023 Salubrità dell'aria indoor, gli appuntamenti di Health Academy a Klimahouse La Health academy di Home, Health & Hi-Tech propone a Klimahouse un appuntamento al giorno, dalle ...
03/03/2023 3 marzo, Giornata Mondiale della Fauna Selvatica Si celebra il 3 marzo di ogni anno il Wildlife Day, occasione per omaggiare le numerose ...