Milano, l’arca del Gruppo Cap



Inaugurato nei giorni scorsi il nuovo quartier generale dell’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato del milanese. Un edificio iconico, dal design ispirato all’acqua: un volume monolitico, con un grande sbalzo all’ingresso che evoca l’immagine di un’arca galleggiante. Il progetto porta la firma di Claudio Lucchin & Architetti Associati

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La facciata principale del quartiere generale di Gruppo CAP di via Rimini

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È un’imponente e iconica architettura quella che sorge sull’area della vecchia sede di via Rimini a Milano. È il nuovissimo quartier generale del Gruppo Cap, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato di 194 comuni dell’area milanese. L’obiettivo del presidente Alessandro Russo e del suo consiglio di amministrazione era riunire in un’unica sede gli uffici del gruppo, dislocato parte in via Rimini e parte ad Assago, a pochi chilometri di distanza.

Il progetto architettonico, frutto di un concorso internazionale, è firmato dall’architetto bolzanino Claudio Lucchin e dal suo studio Architetti Associati, che ha organizzato l’idea progettuale attorno al tema dell’acqua: si tratta di un volume monolitico, caratterizzato da un grande sbalzo che ne evidenzia l’ingresso e, al contempo, evoca l’immagine di un’arca galleggiante. La facciata invece mette in mostra le attività del Gruppo, con una trama che richiama il tema delle connessioni. Con i suoi 30 metri di altezza e gli oltre 11mila metri quadrati di superficie distribuiti su sei piani più uno interrato, l’edificio si sviluppa in orizzontale.

Claudio Lucchin nel corso dell’inaugurazione ha dichiarato: «Non è solo un edificio architettonicamente interessante, ma un palazzo che parla della condizione umana. Parla dell’acqua, che ci permette la vita, del fuoco, che allude alla nostra capacità tecnica, e della nostra grande flessibilità cognitiva, che ci ha permesso di superare le grandi sfide che l’ambiente ha posto all’uomo nel suo lungo percorso di vita sulla terra».

Il rapporto con il contesto

La nuova sede, situata a pochi passi dalla fermata Romolo della linea metropolitana, è un ambizioso progetto architettonico, che oltre al dovere di rappresentanza vuole contribuire alla riqualificazione di un’area periferica della città, prevalentemente residenziale ma già oggetto di interessanti trasformazioni e di insediamenti relativamente nuovi come lo Iulm, il Naba e il Superstudio Maxi e  di importanti aziende quali Italgas, Ntt e Aon.

Architettura sostenibile e soluzioni green

Le scelte architettoniche dei professionisti bolzanini hanno cercato di tradurre la missione di Cap: apertura ai cittadini e l’acqua come risorsa pubblica; sono stati eliminati i muri di confine dell’edificio, le facciate dell’edificio sono caratterizzate da una trama di connessioni che rimanda alla rete dei servizi del gruppo e all’ingresso sarà realizzata una grande vasca d’acqua.
Si tratta di una struttura concepita secondo i criteri dell’architettura sostenibile, la cui forma, fortemente identitaria, si sposa con le più avanzate soluzioni green.

Diventerà anche uno spazio polifunzionale, privo di barriere architettoniche, pensato per accogliere i cittadini del quartiere.

Le facciate sud ed est della nuova sede del Gruppo CAP a Milano
Le facciate sud ed est della nuova sede

Ogni aspetto – energetico, ambientale ed economico – è stato interpretato in modo rigoroso: dalla scelta dei materiali per l’involucro esterno (realizzato in pietra lavica) al ricorso a pannelli solari (422 in totale) in grado di garantire oltre il 60% circa dell’autonomia energetica.

Per il sistema di riscaldamento e raffreddamento, per evitare l’impiego dii acqua potabile, è stato predisposto un impianto che utilizza l’acqua di prima falda e, opportunamente filtrate, le acque meteoriche, con una termoregolazione ad aria controllata che consente la corretta gestione delle temperature.

Finestre a nastro ispirate a Mondrian

Abbandonate le grandi vetrate, inefficienti dal punto di vista energetico, il palazzo presenta 430 finestre a nastro, a motivo ortogonale, una diversa dall’altra, distribuite in modo irregolare, che richiamano da un lato la conformazione dei canali e delle reti idriche che caratterizzano il territorio metropolitano e dall’altro le suggestioni di una delle opere più iconiche di Piet Mondrian: Compositie in Lijn.

Particolare dei materiali di facciata e delle finestre della nuova sede di Gruppo CAP a Milano
Particolare dei materiali di facciata e delle finestre

In questo modo la luce naturale si diffonde attraverso la calibratura delle forature di facciata, mentre una serie di pozzi di luce di ampie dimensioni permette la connessione visiva tra i piani e la penetrazione della luce nell’area centrale dell’edificio.

Tecniche e materiali per la sostenibilità

Al di sotto dei pannelli in pietra lavica, è stato collocato un cappotto di rivestimento. Per quanto riguarda invece l’aria, la temperatura in ogni zona dell’edificio viene modificata grazie alla diversa miscelazione dei flussi di aria calda e fredda, mentre la portata viene modificata grazie a sensori che rilevano le condizioni ambientali tenendo conto di quanta CO2 viene rilevata in ciascun ambiente. L’aria filtrata viene condotta da macchinari gestiti da un sistema di automazione, che permette di ottimizzare i consumi energetici.

Alcuni interni della nuova sede del Gruppo CAP a Milano
Alcuni interni della nuova sede

Due sono le reti di distribuzione dell’acqua, una per quella dell’acquedotto, l’altra per quella meteorica.

I 422 pannelli solari da 450 watt, che producono circa 190 kW di picco, coprono il 61,7% del fabbisogno energetico per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento.

Ogni anno l’edificio produrrà 238,21 MWh di energia, mentre si risparmieranno 11 tonnellate di CO2 grazie al contributo del fotovoltaico.

L’impianto di illuminazione si compone di 2.500 lampade Led ad alta efficienza, controllate dal sistema BMS. Dieci, infine, saranno le postazioni di ricarica per i veicoli elettrici.

Certificati Leed e Nzeb

La nuova sede del Gruppo Cap ha ottenuto la certificazione come Net zero energy building, collocandosi in classe Gold della certificazione Leed, garantendo i requisiti di ognuna delle sei macro categorie previste dal sistema di certificazione e una quantità sufficiente di punti tra sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse riciclabili e riciclati, controllo della qualità dell’aria negli ambienti costruiti, elevati livelli di progettazione e innovazione.

Non solo uffici

Avviati nell’ottobre 2018, i lavori sono stati realizzati da Cmb. In via preliminare sono stati demoliti il vecchio capannone, per lasciare posto agli scavi e al posizionamento dei pali interrati lungo tutto il perimetro dell’area.

La nuova sede ospiterà uffici per i 500 dipendenti, open space, uffici, laboratori, bar caffetteria, asilo nido non solo aziendale, biblioteca e auditorium, con una capienza di 200 persone che si affaccia direttamente sulla piazza.

La biblioteca del nuovo headquarter CAP a Milano
La biblioteca

Una volta completata, la piazza d’acqua su cui sorge la nuova sede ospiterà anche uno spazio eventi.

Nuova sede del Gruppo Cap a Milano, sezione del progetto
Sezione del progetto

Nuovo headquarter Cap Holding, Pianta del piano terra (credit CL&AA)


Gruppo CAP

Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Grazie al proprio know how ultradecennale e le competenze tecniche del personale coniuga la natura pubblica con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio. Per dimensione (887 dipendenti) e patrimonio (571 milioni il capitale sociale), il Gruppo CAP è tra le più importanti monoutility italiane. Nel 2022 si è aggiudicato il premio Top Utility Ten Years come utility italiana più premiata negli ultimi dieci anni.


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