Raggiungere le emissioni 0 richiede di raddoppiare il ritmo dei progressi in efficienza energetica

Una nuova analisi dell’International Energy Agency mostra ciò che si deve fare per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici: prima di tutto bisogna raddoppiare entro il 2030 il ritmo dei progressi in efficienza energetica e triplicare gli investimenti

Roggiungere le emissioni 0 richiede di raddoppiare il ritmo dei progressi nell'efficienza energetica

In questa settimana si svolge in Francia l’ottava Conferenza dell’International Energy Agency sull’efficienza energetica  che riunisce ministri e delegati dell’energia e del clima di 80 paesi, impegnati a confrontarsi su come accelerare i miglioramenti dell’efficienza energetica a livello globale.

L’evento, organizzato in collaborazione con Schneider Electric, è co-presieduto dal ministro francese per la Transizione energetica Agnès Pannier-Runacher e dal direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol.

Per l’occasione l’International Energy Agency ha presentato il Report The Decade for Action che mostra che, a livello globale, è necessario raddoppiare i progressi in materia di efficienza entro il 2030 come parte degli sforzi per migliorare la sicurezza e l’accessibilità energetica, mantenendo allo stesso tempo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C.

L’aumento dei progressi annuali in materia di efficienza energetica dall’attuale 2,2% a oltre il 4% annuo entro il 2030 permetterebbe infatti di ottenere importanti riduzioni delle emissioni di gas serra e allo stesso tempo di creare posti di lavoro, ampliare l’accesso all’energia, ridurre le bollette energetiche, diminuire l’inquinamento atmosferico e la dipendenza dei Paesi dalle importazioni di combustibili fossili, garantendo inoltre importanti benefici sociali ed economici, tra cui garantire l’accesso universale a un’energia moderna e conveniente nelle economie emergenti e in via di sviluppo.

Si prevede che nel 2023 gli investimenti in efficienza energetica aumenteranno del 50% circa, nonostante un rallentamento della crescita economica su base annua, ma per raddoppiare i progressi annuali, gli investimenti nel settore devono passare dagli attuali 600 miliardi di dollari USA a oltre 1,8 trilioni di dollari USA entro il 2030.

Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, ha sottolineato che sta aumentando l’impegno  in efficienza energetica dei paesi che rappresentano più del 70% del consumo energetico mondiale. “Ora dobbiamo ingranare una marcia in più e raddoppiare i progressi entro la fine di questo decennio”.

La politica ha naturalmente un ruolo cruciale nel garantire che vengano raggiunti gli obiettivi di efficienza energetica nel breve, medio e lungo periodo. Alcuni esempi degli sforzi messi in atto dai Governi sono il piano RePowerEU in Europa, l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti e l’iniziativa Green Transformation (GX) in Giappone.

L’AIE ha inoltre sviluppato un kit di strumenti politici per i governi, The Energy Efficiency Policy Toolkit 2023: From Sønderborg to Versailles, un insieme di principi strategici e pacchetti di politiche nuove e aggiornate avanzate dall’Agenzia che possono aiutare i governi a implementare le politiche di efficienza in modo rapido ed efficace.

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