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Le emissioni di gas a effetto serra (GES) continuano a diminuire nell'UE, secondo l'inventario annuale dei gas a effetto serra dell'Unione europea 1990-2008 e l'inventario 2010 pubblicato dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA). Analizzando i livelli di emissioni nel 2008, il rapporto constata che l'UE-27 ha ridotto le sue emissioni dell'11,3% rispetto al 1990, l'anno di riferimento del protocollo di Kyoto. L'UE-15 ha registrato una riduzione del 6,5% dei suoi rilasci di gas serra nello stesso periodo. Tali riduzioni rappresentano un taglio delle emissioni di biossido di carbonio di 627 milioni di tonnellate (CO2) equivalenti per l'UE-27 e 274 milioni di tonnellate per l'UE-15. Tra il 2007 e il 2008 solo, i 15 Stati membri iniziali sono riusciti a ridurre le loro emissioni del 1,9%. L'UE-27 ha realizzato un taglio del 2%. "L'andamento generale delle emissioni di GES nell'UE è dominato dai due maggiori emettitori Germania e Regno Unito, responsabili di circa un terzo del totale delle emissioni di gas serra nell'UE-27", si legge nella relazione. "Questi due Stati membri sono riusciti a ridurre le emissioni di gas serra di 417 milioni di tonnellate di CO2-equivalenti rispetto al 1990". I principali fattori che hanno contribuito a questa riduzione in tutta l'Unione europea sono stati i prezzi alti del carbone e del carbonio, e un calo dei prezzi del gas naturale, questo ha incoraggiato i produttori di energia termica a passare dal più inquinante carbone, al gas che è più pulito. La recessione economica ha contribuito a ridurre ulteriormente i livelli di emissioni, in quanto ha toccato i settori manifatturiero, delle costruzioni e del trasporto stradale, costringendo gli imprenditori a ridimensionare le proprie attività. La tendenza è stata inoltre rafforzata da un aumento dell'uso delle fonti energetiche rinnovabili e delle biomasse. "L'inventario GES mostra che l'UE è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, adottando esclusivamente misure di politica interna", dice la professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA. "Le nostre politiche e strumenti sembrano funzionare". "Anche se ci aspettiamo un calo ancora più netto nel 2009 – causato soprattutto dalla recessione – dobbiamo far sì che la tendenza alla diminuzione delle emissioni continui e che l'Europa aumenti i suoi investimenti nel clima, con l'obiettivo finale di realizzare un'economia basata su un uso più efficiente delle risorse", avverte. Nell'ambito del protocollo di Kyoto, l'UE-15 si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra congiunti dell'8% tra il 2008 e il 2012, rispetto all'anno di riferimento. Indipendentemente da questo impegno, la Commissione europea e i governi dell'UE hanno concordato un taglio minimo del 20% entro il 2020. L'AEA è un'agenzia dell'Unione europea che fornisce informazioni indipendenti in materia di ambiente e politiche ambientali. Verso la fine dell'estate 2010 l'agenzia pubblicherà le sue stime preliminari per il totale delle emissioni dell'UE nel 2009, seguite in autunno da relazioni più approfondite sulle tendenze, l'efficacia politica e il progresso. Per ulteriori informazioni Agenzia europea dell'ambiente: https://eea.europa.eu/ Fonte https://cordis.europa.eu/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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