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Il 2017 è stato un anno record per le energie rinnovabili, grazie a riduzione dei costi, aumento degli investimenti e progressi delle tecnologie. Ma la transizione energetica non sta avvenendo abbastanza velocemente per raggiungere gli obiettivi per il clima della COP21 Pubblicato da REN 21, network mondiale per le politiche energetiche del 21esimo secolo, il Rapporto “Renewables 2018 – Global Status Report”, documento che propone i possibili sviluppi delle energie rinnovabili a livello globale considerando lo stato dell’arte. Il Renewables 2018 Globale Status Report anche per il 2017 parla di una crescita record per le energie rinnovabili a livello globale: lo scorso anno infatti hanno rappresentato il 70% della nuova capacità di produzione elettrica, si tratta della crescita più significativa mai registrata. Il dato negativo è che le emissioni di CO2 sono aumentate dell’1,4%, dopo tre anni di stabilità, a causa della crescita economica, riduzione dei prezzi dei combustibili fossili e minori sforzi in materia di efficienza energetica. Il Rapporto sullo stato globale delle rinnovabili 2018 rivela due realtà: una in cui una rivoluzione nel settore dell’energia sta guidando un rapido cambiamento verso un futuro di energie rinnovabili, e un’altra in cui la transizione generale non sta avanzando abbastanza velocemente per raggiungere gli obiettivi per il clima fissati dalla COP21 di Parigi. La notizia più importante è che lo scorso anno le fonti pulite hanno raggiunto 178 GW di nuova capacità, superando il record del 2016 di 161 GW. La capacità globale delle energie rinnovabili ha raggiunto i 2.195 GW, sufficienti a fornire circa il 26,5% dell’elettricità globale. A far la parte del leone il fotovoltaico, fonte principale di nuova capacità di generazione di energia elettrica nel 2017 grazie soprattutto alla forte crescita della Cina. La nuova capacità è aumentata del 29% rispetto al 2016, raggiungendo i 98 GW e da sola ha superato l’unione di carbone, gas naturale ed energia nucleare. Anche se la capacità solare fotovoltaica è concentrata in pochi paesi, il Rapporto segnala che alla fine dello scorso anno ogni continente aveva installato almeno 1 GW e almeno 29 paesi avevano una capacità pari o superiore a 1 GW. A livello mondiale, l’espansione del mercato è dovuta in gran parte all’aumento del competitività dell’energia solare fotovoltaica, alla domanda crescente di elettricità nei paesi in via di sviluppo e alla maggior consapevolezza del potenziale della tecnologia per ridurre l’inquinamento e l’anidride carbonica e fornire l’accesso all’energia ai paesi in via di sviluppo. Per quanto riguarda il nostro paese, nonostante il rallentamento degli ultimi anni, l’Italia è al 5 posto per capacità installata, dopo Cina (+ 53 GW sul 2016), Stati Uniti (+10,6 GW), Giappone (+7 GW) e Germania (+1,7G W) e al quarto per la capacità fotovoltaica procapite. L’Italia nel 2017 ha raggiunto nel fotovoltaico i 19,7 gigawatt di capacità installata, solo lo 0,4GW in più rispetto al 2016. Il Rapporto sottolinea la crescita a livello di occupazione legata alla transizione verso le rinnovabili: nel 2017 i lavoratori green hanno superato i 10,3 milioni, 3,4 dei quali impiegati nel solare fotovoltaico. Infine va sottolineato che se i dati sul settore elettrico sono positivi, non si può dire altrettanto di riscaldamento, raffrescamento e trasporti, che insieme rappresentano circa l’80% della domanda totale di energia a livello mondiale. In particolare sono solo 42 le nazioni che hanno stabilito target sull’uso di rinnovabili per il trasporto. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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