Zordan, nuova sede carbon free



Sorgerà a Valdagno, nel vicentino, il nuovo quartier generale della storica azienda attiva nel settore dello shopfitting per i brand retail del lusso. Il progetto, firmato dagli studi Basso e CZ, fa i conti con la carbon footprint del complesso e adotta tecniche di carbon management

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Zordan, nuova sede carbon free
Le facciate esterne dell’edificio: colori e materiali saranno scanditi da fasce irregolari con combinazioni di colori naturali (credits, Zordan SB)

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Valdagno vuol dire Marzotto. La cittadina dell’alto vicentino e lo storico marchio del tessile e dell’abbigliamento sono il simbolo del binomio riuscito tra industria e territorio. Un legame che ha fatto scuola e che da quelle parti è ancora forte. Una cultura d’impresa che ha prodotto aziende come Zordan, oggi punto di riferimento internazionale per i brand del lusso nella progettazione e realizzazione di spazi retail.

L’azienda vicentina, nata nel 1965 da una costola della storica industria tessile, sta per costruire la sua nuova sede, un quartier generale all’insegna della sostenibilità

L’ecosistema aziendale di Zordan

Alfredo Zordan, direttore commerciale dell’omonima azienda«La sede serve per accompagnare lo sviluppo dell’azienda – racconta Alfredo Zordan, direttore commerciale della società -. Da anni siamo impegnati sul fronte della sostenibilità. Nel 2010 ci siamo trasformati in società benefit, per coniugare i target economici con quelli sociali e ambientali. Oggi siamo una B-Corp. Questo è il nostro ecosistema aziendale. Per realizzare il nuovo edificio siamo partiti da questi principi e dal forte legame con il territorio: un insegnamento nato con i Marzotto, nella cui fabbrica mio padre lavorò come falegname. Come cittadino ho beneficiato dei servizi realizzati da un’azienda che ha segnato la storia del paese».

 

Valdagno, Marzotto e il suo territorio

La città sociale venne costruita a Valdagno negli anni tra il 1927 e il 1937, in coincidenza con la fase di maggiore espansione dell’industria laniera valdagnese. Furono costruiti circa mille alloggi, uno stadio, un teatro e altre strutture ricreative e assistenziali.

«Il legame con il territorio ha fatto sì che il nuovo stabilimento rimanesse a Valdagno. Avevamo una alternativa, ma abbiamo scelto di rimanere qui. I Marzotto qui hanno prodotto cultura, legami con il territorio e la sua comunità. Per noi aveva un senso rimanere e dare la possibilità ai nostri collaboratori (62 sono quelli odierni, che diventeranno 90 nel 2025; nda) di rimanere vicino a casa».

Il business di Zordan, quello dell’arredamento di negozi monomarca, ha avuto inizio con Marlboro Classic, con punti vendita realizzati in tutt’Europa, ma presto l’azienda è approdata alla fascia alta di mercato, con clienti come Pal Zileri, Bulgari, Dior, Fendi.

Il progetto della nuova sede

L’architettura a rettangolo, disegnata applicando le proporzioni auree, ospiterà, oltre alla parte produttiva, uffici, moke-up room e museo: “non autoreferenziale” ci tiene a precisare Zordan.

Il tutto è iniziato da una contraddizione, che il direttore commerciale ci spiega.

La nuova sede di Zordan SB a Valdagno

«Costruire l’edificio su un’area libera, ci sembrava sbagliato. Da questa constatazione ha preso spunto l’idea di seguire un approccio teso a ridurre la nostra carbon footprint e sposare le tecniche di carbon management. Abbiamo così affidato a un forestale il compito di calcolare l’impatto dovuto alla trasformazione dell’area e a una serie di esperti di mettere in campo azioni per compensare la CO2 che un prato avrebbe potuto immagazzinare. Abbiamo cioè quantificato l’impatto del mancato assorbimento di anidride carbonica. Con Habitech abbiamo invece preso in esame l’intero ciclo di vita utile del futuro edificio e messo in campo azioni per compensare e azzerare il contributo nel tempo delle emissioni climalteranti. Per fare tutto ciò è stato necessario quantificare gli apporti, sia dell’edificio che andremo a costruire sia di ciò che andremo a produrre».

Parla il progettista Alessandro Basso

«Nella progettazione della nuova sede non potevamo non considerare il luogo, il contesto, il paesaggio – afferma Alessandro Basso, progettista dell’intervento -. Siamo in zona collinare, a margine di una zona industriale e con questi elementi la progettazione doveva fare i conti. Abbiamo pensato a un volume solido, che rispondesse alle esigenze produttive e all’esposizione solare. Abbiamo così ideato una parte colonnata a tutta altezza, per favorire l’ingresso della luce naturale sia nei reparti produttivi che nella zona uffici. Per questo motivo il progetto prevede grandi vetrate ai lati e pozzi di luce dall’alto. Abbiamo poi pensato a un ingresso, a tripla altezza, con una ampia scala, austera e dal disegno pulito. Accompagnata da un elemento giocoso, riconoscibile: un grande tubo con funzioni di scivolo, per la discesa rapida delle persone».

Nuova sede Zordan: Grandi vetrate a tutt’altezza per l’ingresso della luce naturale
Grandi vetrate a tutt’altezza per l’ingresso della luce naturale (credits, Zordan SB)

La tecnologia da impiegare per la struttura portante non è stata ancora definita, mentre è stata approvata l’idea di mantenere aperto, senza recinzione, il perimetro del complesso.

Colori e materiali esterni saranno scanditi da fasce irregolari con combinazioni di colori naturali, integrati a quelli del paesaggio circostante.

A rafforzare il carattere sostenibile dell’edificio è anche la copertura verde, dove troverà spazio l’orto a disposizione dei dipendenti, e che avrà il compito di isolare termicamente la struttura proteggendola dalle dispersioni e di drenare le acque piovane per il riutilizzo ai fini dell’irrigazione.

Sempre in copertura, oltre agli sheed orientati a nord, trova spazio un impianto fotovoltaico di 300 Kw, che compenserà il fabbisogno energetico dell’intero complesso.

Nuova sede Zordan: in copertura un tetto fotovoltaico e l’orto per i dipendenti
In copertura un tetto fotovoltaico e l’orto per i dipendenti (credits, Zordan SB)

«Abbiamo deciso di rinunciare al contributo delle fonti fossili – afferma Zordan -. E abbiamo lavorato con Habitech per il corretto dimensionamento degli impianti. Abbiamo cioè voluto evitare il sovradimensionamento impiantistico, un’abitudine progettale sbagliata. L’approccio che abbiamo sposato è volutamente differente: avremo impianti dimensionati secondo le nostre reali esigenze».

Nuova sede Zordan: La scala e lo scivolo dominano la hall d’ingresso
La scala e lo scivolo dominano la hall d’ingresso (credits, Zordan SB)

Il progetto si fa anche carico del benessere delle persone che lavoreranno nel nuovo complesso, attraverso un’adeguata illuminazione naturale, la qualità degli spazi indoor: il ricambio costante dell’aria verrà garantito dai sistemi di rilevazione dell’eccesso di CO2, dall’impiego di materiali privi di componenti volatili inquinanti e dall’ergonomia di tutti gli spazi del complesso.

Il museo

Nella nuova sede, Zordan realizzerà il proprio museo d’impresa, che rappresenterà un luogo di incontro con la comunità e con la storia del territorio in cui è nata e verso cui vorrà restituire parte del valore generato.

Durante la fase dei lavori l’azienda si trasferirà temporaneamente nei locali del Gruppo Marzotto, che da sempre ha avuto attenzione a sostenibilità, artigianalità e innovazione tecnologica, e che ha deciso di aprire i propri spazi allo scopo di creare nuove sinergie e partnership, con aziende del territorio che condividono gli stessi valori.

Nuova sede Zordan: La scala e lo scivolo dominano la hall d’ingresso


Zordan SB

È una delle aziende di riferimento per i brand del lusso nella progettazione e realizzazione di spazi retail. Nasce a Valdagno nel 1965 e deve il proprio successo al modello di business fondato sulle proprie competenze tecniche e sulla centralità dell’uomo nella vita aziendale. È una delle aziende fondatrici del movimento B Corp in Italia e la prima a livello globale nel settore dello shopfitting e arredamento di design a ottenere, nel 2016, la certificazione B CorpTM.

Scheda progetto Nuova sede Zordan

  • Località: Valdagno
  • Committente: Zordan SB
  • Progettazione architettonica: Basso Studio di architettura, Alessandro Basso
  • Progettazione strutturale: Andrea Zarantonello, Daniela Beretta
  • Progettazione del verde: Roberta Meneghini
  • Progetto di sostenibilità: Laura Pighi, Habitech
  • Superficie totale del lotto: 17.100 mq
  • Superficie utile costruita: 5.630 mq
  • Progettazione: 2018 – 2021
  • Inizio lavori: luglio 2021
  • Fine lavori: inverno 2022

 



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