Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Botanica Temporanea: il progetto che mira a creare un modello green per tutte le città metropolitane. 25/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
AIRZONE promuove l’importanza della misurazione dei consumi per un uso consapevole dell’energia 26/04/2024
La sostenibilità ambientale, qualunque significato le si voglia attribuire, continua a rappresentare l’obiettivo su cui l’Europa tenta di costruire il suo futuro energetico. Le Roadmap al 2050 disegnano infatti per l’Unione europea un futuro “decarbonizzato”, ponendo target ambiziosi: abbattimento delle emissioni del 80-95% rispetto ai livelli del 1990, aumento del contributo delle fonti rinnovabili alla generazione elettrica fino al 60-65% o addirittura al 90% in alcuni scenari, riduzione della domanda di energia primaria del 30-40%. Le strade prospettate per raggiungere questi target sono altrettanto ambiziose: sviluppo massiccio delle reti e dei sistemi di accumulo, crescita della CCS, diversificazione delle fonti, potenziamento della mobilità elettrica. Le reazioni ai piani europei sono spesso divergenti: se da un lato i problemi inerenti l’integrazione delle FER intermittenti nel mercato, la debolezza del sistema ETS, l’attuale difficile situazione economica trasformano il percorso tracciato in una sorta di chimera, dall’altro c’è chi ritiene che le Roadmap europee possano costituire uno stimolo alla ripresa degli investimenti, una scossa allo sviluppo di nuove tecnologie nonché un supporto al contenimento della dipendenza dalle fonti fossili e dalle fluttuazioni che ne caratterizzano i prezzi. Il dubbio resta e assume contorni ancora più incerti in paesi come l’Italia dove le nuove sfide dettate dall’Unione, si innestano in una realtà segnata da più che note criticità: domanda elettrica stagnante, comparto termoelettrico in perdurante overcapacity, rete scarsamente magliata ed in difficoltà nel supportare l’imponente sviluppo della generazione non programmabile. La strada tracciata dall’Europa è dunque un’opportunità o rischia di non aiutare la nostra ripresa? Si tratta di un obiettivo difficile ma necessario e lungimirante o di uno sforzo eccessivo in tempi di tagli e rigori di bilancio? Con il destino dell’Istituzione europea in discussione, potrà almeno il comparto energetico contribuire all’Unità europea trovando il giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica? Scarica il programma Iscriviti all’evento Per maggiori informazioni: SAFE – SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE FONTI ENERGETICHE Via Duchessa di Galliera, 63 – 00151 Roma Tel. 06.53272239 – Fax 06.53279644 [email protected] – www.safeonline.it Consiglia questo evento ai tuoi amici Commenta questo evento
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