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A cura di: Giulia Galliano Sacchetto Secondo Aiel, la biomassa legnosa è la fonte energetica rinnovabile più utilizzata dagli italiani. Basti pensare che nel 2021, questo materiale ha coperto circa il 64% dei consumi termici provenienti da fonti energetiche rinnovabili, seguito dall’energia ambiente trasferita da pompe di calore per riscaldamento (che si attesta intorno al 22%). La biomassa legnosa viene usata soprattutto in ambito domestico in forma di legna da ardere e pellet. Il suo utilizzo ha permesso, tra l’altro, all’Italia di raggiungere la quota di energie rinnovabili al 2020 fissata dall’Unione Europa. Sempre secondo i dati in possesso di Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) la biomassa legnosa è anche la fonte energetica rinnovabile più efficiente in termini di €/ktep di calore rinnovabile prodotto: infatti, vengono prodotti 11.630 MWh di calore rinnovabile ogni 2,1 milioni di euro investiti. Sempre Aiel segnala che nel 2023 i prezzi dei biocombustibili legnosi sono calati rispetto all’anno precedente: a settembre in particolare il costo del pellet, grazie anche alla riduzione al 10% dell’aliquota IVA sulle compravendite, è stato di circa il 40% inferiore rispetto al 2022 e non si prevedono nuovi rialzi per la stagione in corso. Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL sottolinea “Le rilevazioni dei prezzi confermano ancora una volta e in modo inequivocabile che la fiducia delle famiglie che si scaldano a combustibili legnosi è ben riposta, in termini tanto ambientali quanto economici. Questa fiducia è fondamentale in un contesto come quello presente in cui sono ben 2,2 milioni le famiglie italiane che versano in condizioni di povertà energetica. Anche per questo è importante che misure come il mantenimento al 10% dell’IVA sul pellet siano confermate a tutela dei consumatori più fragili e della stabilità dei prezzi di mercato”. Aiel: la biomassa legnosa deve diventare parte integrante del mix energico rinnovabile Questi dati sono emersi dall’analisi fatta da Aiel dell’ultimo rapporto statistico di Gse, che rileva, tra l’altro, nel 2021 una crescita del 6,8% dei consumi di biomassa rispetto al 2020. Consumi condizionati anche dalle diverse condizioni climatiche. Questi risultati confermano ulteriormente la centralità delle bioenergie nel processo di decarbonizzazione energetica. Aiel sottolinea l’importanza di riconoscere il contributo delle biomasse legnose alla transizione energetica anche nel Pniec. L’obiettivo dovrà essere raggiungere i 16,5 Step di energia termica prodotta da bioenergia nel 2030. Se così fosse l’Italia potrebbe evitare l’importazione di oltre 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas naturale, dando un’ulteriore spinta alla decarbonizzazione del comparto termico nazionale. Per Aiel, che raggruppa le imprese della filiera legno-energia e da 20 anni si occupa di valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, non è più possibile dunque sottovalutare l’importanza del legno nel processo di transizione ecologica. Le bioenergie in generale devono quindi necessariamente diventare parte sempre più integrante del mix energetico rinnovabile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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