Energy storage in Italia: essenziale per la transizione energetica, occasione per fare sistema 04/10/2024
Appalti servizi energetici, approvati i CAM EPC: come cambiano i requisiti ambientali minimi 04/09/2024
Federalberghi Abruzzo e Regalgrid: un accordo per la transizione energetica delle strutture 04/10/2024
Il progetto, avviato nella città di Lochem, nell’Olanda orientale, ha previsto l’installazione di caldaie funzionanti completamente a idrogeno in 12 case unifamiliari, costruite intorno al 1900 e attualmente abitate, sfruttando la rete di gas naturale esistente: è la prima volta che il riscaldamento a idrogeno viene testato su questa scala in tutto il mondo. Il progetto è stato messo in atto grazie alla collaborazione tra BDR Thermea e l’operatore di rete Alliander e durerà tre anni, garantendo test approfonditi nel periodo invernale, momento in cui la domanda di riscaldamento raggiunge i massimi livelli.“Il riscaldamento degli edifici e dell’acqua contribuisce in modo significativo all’utilizzo di energia e alle emissioni di CO2: il riscaldamento degli ambienti rappresenta il 63,6% del consumo energetico residenziale dell’UE mentre la produzione di acqua calda sanitaria figura il 14,8%. La decarbonizzazione degli edifici è quindi un imperativo urgente e l’idrogeno è una delle tecnologie chiave per farlo, insieme alle pompe di calore completamente elettriche e alle soluzioni ibride che abbinano le pompe di calore alle caldaie a gas”, afferma Bertrand Schmitt, CEO del Gruppo BDR Thermea. “Questo test pilota segna una nuova pietra miliare nel percorso pionieristico che abbiamo intrapreso già da diversi anni utilizzando l’idrogeno quale vettore per la transizione energetica” dichiara Alberto Favero, Direttore Generale di Baxi SpA, “e rappresenta un’ulteriore conferma dell’intensa attività per la decarbonizzazione che stiamo portando avanti sia come Gruppo che come azienda”. Idrogeno per la transizione energetica Per poter garantire il rapido raggiungimento degli obiettivi climatici definiti a livello europeo e ridurre l’utilizzo di gas naturale del 45% entro il 2030 è necessario adottare un mix di tecnologie di riscaldamento. E’ quanto emerge da una recente ricerca commissionata dall’EHI (associazione europea che riunisce le maggiori industrie e associazioni del riscaldamento) e pubblicata dalla società di consulenza Guidehouse. Le soluzioni ibride possono ridurre rapidamente le emissioni di carbonio negli edifici esistenti meno isolati, riducendo il consumo di gas fino al 70%, mentre il consumo di gas rimanente può essere ridotto utilizzando gas rinnovabili, come l’idrogeno verde. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici