Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Pompa per il vuoto testo 565i: la soluzione per l’evacuazione degli impianti di condizionamento 14/05/2024
Big Aquarea T-CAP Serie M di Panasonic: la pompa di calore per case multifamiliari ed edifici commerciali 10/05/2024
Baxi SPC Plus e SPC WH: gli scaldacqua in pompa di calore aria-acqua monoblocco efficienti e silenziosi 09/05/2024
Un scelta pericolosa che mette a serio rischio la lotta al surriscaldamento. America first dice Trump, ma è sommerso da un coro di critiche Il presidente americano Donald Trump ha mantenuto una promessa fatta in campagna elettorale e in una conferenza stampa organizzata nel giardino della Casa Bianca, ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi siglati nel 2015 da 195 paesi e considerati l’unica occasione per salvare l’ambiente. Ricordiamo che quello siglato a margine della COP21 di Parigi è un accordo giuridicamente vincolante che per quanto riguarda il contenimento del riscaldamento globale ha fissato un obiettivo ambizioso di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2° entro il 2020, quasi a 1,5° rispetto ai livelli preindustriali. Considerando che America e Cina sono i primi produttori di gas effetto serra e la loro quota combinata è di circa il 40%, capiamo bene che la decisione di Trump mette a serio rischio il futuro dell’ambiente. A questo punto gli USA sono, insieme a Siria e Nicaragua, gli unici Paesi a non far parte dell’accordo considerato da Trump troppo pesante per l’America per il target che impone nella riduzione delle emissioni, per gli ostacoli legati alla creazione di nuovi posti di lavoro negli Usa e per l’economia americana che perderebbe 3mila miliardi di dollari nei prossimi decenni. Trump ha anche annunciato che gli Stati Uniti negozieranno un nuovo accordo per il clima che non preveda gli attuali versamenti al Green Climate Fund e sia più giusto secondo i parametri del presidente che ha fatto del motto “America first” il proprio cavallo di battaglia.Nella conferenza stampa ha infatti ribadito di essere stato eletto “dai cittadini di Pittsburgh, non da Parigi”. In realtà per uscire dall’accordo di Parigi ci vorranno 4 anni quando gli americani saranno chiamati ad eleggere un nuovo Presidente. Continua dunque la linea pro petrolio e fossili del presidente americano che in campagna elettorale aveva ironizzato sull’esistenza di un problema ambientale e lo scorso marzo ha cancellato il Clean Power Plan voluto da Barack Obama a favore di rinnovabili e per limitare le emissioni. Donald Trump non ha forse fatto i conti con i forti investimenti e l’impegno assunto da una gran parte del mondo industriale americano verso le energie rinnovabili. Inoltre diversi Stati, tra cui California e New York hanno ribadito l’intenzione di proseguire nel proprio impegno vero le energie pulite e sono già più di 30 i sindaci e governatori, che rapprentano un quinto del pil USA, che si sono uniti per ribadire l’intenzione di continuare a investire in rinnovabili ed efficienza. Ma non solo, Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, ha annunciato che non farà più parte del comitato degli advisor economici del presidente Donald Trump. Come ci si poteva aspettare le reazioni a livello internazionale sono state molto dure. A partire dalla Cina che ha confermato il proprio impegno. Ricordiamo che la Cina nel 2016 ha letteralmente dominato il mercato globale del fotovoltaico con 34,5 GW installati (+ 128% rispetto al 2015), una quota pari 45% del mercato. Anche la Russia ha confermato l’intenzione di rispettare l’accordo per il clima. Per quanto riguarda l’Unione Europea, Francia, Germania e Italia in una nota congiunta hanno evidenziato il rammarico per la decisione di Trump ribadendo che gli accordi siglati a Parigi sono irreversibili e non possono essere rinegoziati per affrontare efficacemente i cambiamenti climatici e per attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda del 2030. In una nota il Commissario europeo per l’energia, Miguel Arias Canete, ha sottolineato che l’Ue è profondamente dispiaciuta per l’unilaterale decisione dell’amministrazione Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e che si tratta di un giorno triste per lotta contro il cambiamento climatico globale Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
10/05/2024 Il ruolo delle città europee per combattere il cambiamento climatico A cura di: Raffaella Capritti La maggior parte degli europei vive in aree urbane e le città svolgono un ruolo fondamentale ...
03/05/2024 Ma quale uscita dal carbone: nel 2023 si registra un aumento del 2% A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 la capacità operativa di carbone è aumentata del 2%: secondo il Global Energy Monitor ...
01/05/2024 Italia taglia 7,7% emissioni CO2 in 2023 con forte crescita rinnovabili A cura di: Tommaso Tetro Taglio emissioni di CO2 e crescita rinnovabili: Italia in linea con target 2030. L'energia consumata deriva ...
30/04/2024 G7: firmata la Carta di Venaria. Stop del carbone dal 2030 al 2035 A cura di: Raffaella Capritti Si è concluso il G7 di Torino: stop al carbone entro il 2035, incremento delle rinnovabili. ...
29/04/2024 Cambiamento climatico: rischi per la salute per il 70% dei lavoratori A cura di: Raffaella Capritti Il cambiamento climatico sta avendo gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori in tutte ...
24/04/2024 Clima: raddoppiare gli investimenti per raggiungere gli obiettivi del 2030 A cura di: Tommaso Tautonico Nonostante gli investimenti climatici nei Paesi UE siano cresciuti del 9% nel 2022, non saranno sufficienti ...
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...