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Indice degli argomenti: Biometano, in vigore il decreto che destina al settore 1,7 miliardi di euro Requisiti e modalità per ricevere gli incentivi Presto un decreto attuativo per definire i dettagli Il decreto legge 15 settembre 2022 del Ministero della Transizione Ecologica ha dato attuazione alle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in merito all’efficientamento degli impianti a biometano esistenti e alla costruzione di nuove centrali. Il lungo dl, composto da 15 articoli e due allegati, disciplina modi, tempi e requisiti dell’erogazione dei contributi statali tramite procedure competitive che si svolgeranno in via telematica. In campo la cifra record di quasi 2 miliardi di euro, non cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno destinati ai medesimi progetti. Grande attesa per un successivo decreto attuativo, con il quale saranno date istruzioni più dettagliate per ottenere e utilizzare i fondi messi in campo. Biometano, in vigore il decreto che destina al settore 1,7 miliardi di euro Dal 16 settembre 2022, un giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è entrato in vigore il decreto che dà attuazione agli “articoli 11, comma 1 e 14, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, al fine di sostenere la produzione di biometano immesso nella rete del gas naturale, in coerenza con la Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4, del PNRR. (22A06066)”. Il testo di legge serve a promuovere lo sviluppo del biometano: per la realizzazione di nuovi impianti per convertire gli impianti di biogas agricolo esistenti ma datati per sostenere la produzione di biometano immesso nella rete del gas naturale Le risorse in campo ammontano a 1.730,4 miliardi di euro e non sono cumulabili con altri aiuti e detrazioni fiscali della stessa natura sul medesimo progetto. Gli impianti di biometano beneficiari riceveranno: un contributo in conto capitale “sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto, nei limiti del costo massimo di investimento ammissibile e secondo le percentuali indicate nell’allegato 1”; una tariffa incentivante sulla produzione di biometano per 15 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto. Il decreto è un primo tassello per concretizzare aiuti e progetti del PNRR ed è stato accolto con grande entusiasmo dagli addetti del settore, in primis dal Presidente del CIB (Consorzio Italiano Biogas) Piero Gattoni: “Il decreto rappresenta un provvedimento chiave per rilanciare gli investimenti del settore biogas e biometano soprattutto alla luce del perdurare della crisi energetica e degli approvvigionamenti delle materie prime.” Requisiti e modalità per ricevere gli incentivi I requisiti per l’accesso agli incentivi e i criteri di esclusione sono tassativamente stabiliti all’articolo 4 del decreto 15 settembre 2022. Possono accedervi gli impianti che: posseggono il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto; si possono connettere alle reti di trasporto e di distribuzione del gas con obbligo di connessione di terzi; producono biometano secondo i criteri stabiliti dalla direttiva 2018/2001/UE; producono biometano destinato ai trasporti riducendo di almeno il 65% delle emissioni di gas a effetto serra mediante l’uso della biomassa; produce biometano per altri usi con riduzione di almeno l’80% delle emissioni di gas a effetto serra mediante l’uso della biomassa. Dal punto di vista temporale, possono accedere agli incentivi gli impianti in cui gli interventi hanno avuto inizio “prima della pubblicazione della graduatoria ai sensi dell’art. 5, comma 2, secondo periodo e che completano la realizzazione delle opere ammesse a finanziamento ed entrano in esercizio entro il 30 giugno 2026”. Mentre per quanto concerne le modalità di accesso, il decreto sul biometano prevede la partecipazione a procedure competitive pubbliche a cui segue l’attribuzione alternativa di: un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto, la soglia minima e massima è indicata nell’allegato 1 oppure un incentivo diretto alla produzione netta di biometano per 15 anni a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto Presto un decreto attuativo per definire i dettagli Quello in vigore non è il testo di legge definitivo per dare attuazione alle misure incentivanti per il settore. Servirà un ulteriore decreto attuativo da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con tutti i dettagli sulla materia. Il Presidente Gattoni nel suo intervento ha sottolineato che: “E’ necessario che il successivo decreto con il quale si dettagliano le regole applicative preveda modalità di gestione degli impianti che minimizzino gli effetti dell’aumento dei costi delle materie prime, che supportino la possibilità di sviluppo del mercato del biometano negli usi finali e nel settore dei trasporti e che consentano di realizzare gli investimenti rispettando le strette tempistiche imposte dal PNRR anche alla luce delle attuali difficoltà di reperimento di materiali e componentistica”. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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