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Indice degli argomenti: Energia rinnovabile per ridurre le emissioni Ridurre il traffico e rendere la mobilità più smart Edifici più efficienti Città più intelligenti e pulite L’emergenza climatica che stiamo vivendo ormai da anni ha portato l’attenzione su ciò che è necessario fare per un cambio di rotta, con lo scopo di preservare l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile. Per non rischiare un ulteriore innalzamento della temperatura terrestre, infatti, è necessario ridurre drasticamente le emissioni inquinanti. Il Green Deal dell’Unione Europea va proprio in questa direzione, favorendo una transizione verde e con l’obiettivo di “neutralità climatica” entro il 2050. I traguardi fissati dall’Unione Europea partono da quanto definito con l’accordo di Parigi, che prevede di mantenere l’aumento della temperatura media al di sotto dei 2 gradi centigradi. Gli obiettivi posti sono ambiziosi, ma se quanto deciso si traduce in un impegno globale concreto è possibile farcela. In questo contesto, le città sono un ambito di intervento molto interessante e luogo ideale in cui attuare interventi efficaci e che fanno davvero la differenza. Decarbonizzare le città significa mettere in campo azioni e strategie che mirano alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, rendendo i centri urbani meno inquinanti e più sostenibili. La riduzione delle emissioni è un passaggio fondamentale per limitare l’impatto sull’ambiente dell’uomo e delle proprie attività, in un momento in cui le problematiche dovute a fenomeni come i cambiamenti climatici sono sempre maggiori e sempre più evidenti. Ma come si “decarbonizza” una città? La risposta è che non esiste una sola soluzione per raggiungere questo obiettivo, bensì una serie di iniziative e progetti che devono essere tra loro integrati. Energia rinnovabile per ridurre le emissioni Il consumo di energia in città è uno dei principali responsabili dell’inquinamento atmosferico. Secondo importanti studi, circa il 70% delle emissioni di CO2 sarebbe proprio imputabile all’uso di energia ed è per questo che trovare soluzioni alternative alle fonti fossili diventa tanto importante. Secondo un report dell’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) e dell’International Climate Initiative (IKI), sono sempre di più i comuni a muoversi in questa direzione, integrando le proprie politiche urbane con obiettivi di produzione di energia rinnovabile. Nel mondo, risultano ad oggi più di 300 municipalità impegnate nel raggiungimento di un traguardo particolarmente ambizioso, ossia una totale produzione energetica da fonti green, dando vita a città 100% rinnovabili. Guidano la classifica dei paesi impegnati in questo senso l’Europa e il Nord America. Certamente, l’aver fissato degli obiettivi (più o meno ambiziosi) non è sufficiente di per sé a raggiungerli. È fondamentale intervenire su spazi e locali pubblici, favorire la diffusione delle tecnologie più opportune, incentivare soluzioni come il fotovoltaico residenziale o i sistemi di teleriscaldamento. Tutto ciò deve essere accompagnato dallo sviluppo di una rete di distribuzione dell’energia più innovativa, in grado di supportare nuove esigenze e realtà. Solo in questo modo la crescita delle rinnovabili può fare un vero salto in avanti. Si parla, quindi, di Smart Grid, che permetterebbero di gestire in modo più efficiente la distribuzione dell’energia e il suo consumo, anche in termini di costi e tempi. In questo quadro è naturalmente fondamentale anche l’intervento politico, con lo scopo di agevolare gli investimenti nel settore delle rinnovabili e le installazioni dei nuovi impianti. L’Italia ha approvato il PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che probabilmente verrà rivisto e che forse conterrà obiettivi più ambiziosi per dare una spinta al processo di decarbonizzazione. È importante, però, che a decisioni politiche seguano reali e concreti interventi, percorribili anche da un punto di vista economico. Oltre all’uso di energia rinnovabile, poi, resta di fondamentale importanza la riduzione del consumo di energia. Ad esempio, riqualificare l’intera illuminazione pubblica permette di ridurre in ogni caso i consumi, prima ancora di dover riflettere su quale fonte energetica utilizzare. Rinnovabili e risparmio energetico, quindi, danno il massimo quando portati avanti insieme. Ridurre il traffico e rendere la mobilità più smart Cercando altri “colpevoli”, oltre alla produzione di energia, si arriva inevitabilmente alla gestione della mobilità, troppo spesso inefficiente e causa di inquinamento. Il traffico di persone e merci crea ancora diversi problemi e impatti non solo ambientali, ma anche relativi alla vivibilità delle città. Di nuovo, una delle risorse da sfruttare è la tecnologia, favorendo soluzioni come la diffusione dei mezzi elettrici e delle relative infrastrutture. Dovrebbero essere le amministrazioni in primis a mettersi in gioco e investire per potenziare i trasporti pubblici, renderli più efficaci e sostituire le intere flotte di mezzi pubblici con soluzioni più innovative e meno inquinanti. In una città intelligente, però, la mobilità è anche dolce, con piste ciclabili e pedonali che permettono gli spostamenti lenti in tutta sicurezza e comodità. Si aggiungono, poi, iniziative come lo sharing, per la condivisione di mezzi di vario tipo, dall’auto alla bicicletta. L’obiettivo comune, in ogni caso, è ridurre il flusso di veicoli in generale, soprattutto se inquinanti. Edifici più efficienti Uno degli elementi chiave per avere città a zero emissioni è l’efficienza energetica e, quindi, la riduzione della domanda energetica. Un ambito di intervento particolarmente interessante è quello degli edifici, ancora eccessivamente energivori a causa di impianti vetusti e mancate riqualificazioni. In Italia, ad esempio, più del 70% degli immobili ha più di 30 anni. Gli edifici della città del futuro, invece, dovrebbero essere smart ed efficienti, costruiti con tecnologie e soluzioni tecniche adeguate ed impianti efficienti, che permettono un ulteriore risparmio energetico e un controllo avanzato del loro funzionamento. Meglio ancora, se si combina l’efficientamento energetico con l’introduzione dell’energia rinnovabile, in ambito residenziale ma non solo. Il futuro, in sostanza, è fatto di Smart Building e di Smart Home, ossia edifici efficienti, tecnologici e confortevoli. Servono interventi sull’involucro per ridurre il loro fabbisogno energetico e sugli impianti per renderli più efficienti. Sostituire i vecchi impianti di climatizzazione comporterebbe, infatti, una riduzione importante delle emissioni di gas serra. Per un’idea più precisa, è sufficiente pensare che il comparto edile pesa circa per il 40% delle emissioni ed Helsinki, che si pone l’obiettivo di essere la prima città europea a zero emissioni, ha rilevato che proprio il riscaldamento degli edifici produce circa la metà delle emissioni in città. L’efficienza energetica deve riguardare anche le attività produttive, che possono ricorrere a nuove soluzioni tecnologiche, impiantistiche ed organizzative per ridurre i propri consumi. Ad esempio, è positivo che sempre più aziende decidano di certificarsi secondo la UNI EN ISO 50001, ovvero la normativa di riferimento per lo sviluppo dei Sistemi di Gestione dell’energia. Una riqualificazione profonda di edifici, attività produttive e trasporti può permettere di dimezzare la domanda energetica nei prossimi 30 anni. Città più intelligenti e pulite Oltre ad essere a zero emissioni, le città del futuro saranno anche più intelligenti e pulite, continuando un percorso iniziato ormai da alcuni anni. La tecnologia, infatti, può essere d’aiuto a mantenere sotto controllo diversi parametri ambientali, tra cui la qualità dell’aria. Un monitoraggio completo e costante dello “stato di salute” delle nostre città può essere uno strumento molto utile per capire come e dove intervenire. Oltretutto, l’IoT mette in contatto oggetti e persone, favorendo la diffusione di dati e permettendo di rendere più efficienti diverse attività, dai trasporti alla gestione degli edifici. Infatti, per un vero cambiamento non è sufficiente contare su edifici e tecnologie più performanti, ma è fondamentale anche un comportamento corretto delle persone e verificare sempre l’efficacia delle azioni intraprese, ad esempio controllando i consumi elettrici o il funzionamento degli impianti di edifici e imprese. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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