La sicurezza dei motori elettrici: il ruolo del salvamotore magnetotermico

SCHNEIDER ELECTRIC

Quando si parla di motori elettrici, garantire il loro corretto funzionamento e la protezione contro guasti è essenziale. In questo contesto, il salvamotore magnetotermico si configura come un componente fondamentale, ma spesso sottovalutato.

Salvamotore magnetotermico

Nella guida che segue spiegheremo come funziona il salvamotore magnetotermico e perché è di vitale importanza per la sicurezza dei motori elettrici, esplorando i suoi vantaggi e l’importanza del suo utilizzo nell’industria.

Come funziona il salvamotore magnetotermico e perché è fondamentale

Il salvamotore magnetotermico è un dispositivo finalizzato alla protezione dei motori elettrici da sovraccarichi di corrente e da cortocircuiti. 

E’ una tipologia specifica di salvamotore che si caratterizza per l’ubicazione e l’efficienza. E’ infatti installato a monte dei carichi, dunque ne basta solo una per garantire la sicurezza a più motori, ma anche agli allacci dell’impianto elettrico.

Si contrappongono ai salvamotori meccanici, che sono dei semplici fusibili applicati a monte di ciascun carico. Possono risultare utili per gli impianti civili, ma mostrano la corda quando lo scopo è proteggere gli impianti produttivi.

Si contrappongono anche ai salvamotore PTO, che vengono installati in coppia o in gruppi di tre all’interno dei motori. Sono efficienti ma specifici. Ovvero, mostrano la loro reale utilità quando il motore tende a surriscaldarsi in maniera non omogenea. In questo caso, una parte potrebbe andare in surriscaldamento mentre le altre potrebbero non manifestare problemi.

I vantaggi dell’uso del salvamotore

Giunti a questo punto, è utile approfondire i vantaggi che derivano dall’uso del salvamotore magnetotermico.

Protezione dei motori

Il vantaggio più evidente è la protezione dei motori elettrici. Come accennato in precedenza, il salvamotore impedisce sovraccarichi di corrente che potrebbero causare danni ai motori. Questo si traduce in una maggiore durata nel tempo dei motori e in una significativa riduzione dei costi di manutenzione e sostituzione.

Efficacia

Rispetto alle altre tipologie di salvamotore, i magnetotermici spiccano per la capacità di proteggere più carichi – e quindi più motori – in contemporanea. 

Sicurezza degli operatori

La sicurezza dei lavoratori è un aspetto cruciale in qualsiasi ambiente industriale. L’uso del salvamotore riduce notevolmente il rischio di incidenti dovuti a surriscaldamenti o cortocircuiti nei motori elettrici, proteggendo gli operatori e il luogo di lavoro.

Efficienza energetica

Il salvamotore non solo protegge il motore, ma contribuisce anche all’efficienza energetica complessiva del sistema. Quando il salvamotore rileva un sovraccarico e interrompe il flusso di corrente, evita sprechi di energia elettrica, la quale verrebbe dissipata sotto forma di calore.

Riduzione dei tempi di inattività

La manutenzione e la sostituzione dei motori danneggiati richiedono tempo e risorse. Il salvamotore contribuisce a ridurre i tempi di inattività, garantendo che il motore funzioni correttamente e prolungando la sua vita utile.

Conformità normativa

In molti settori, l’uso del salvamotore è un requisito normativo obbligatorio. Garantire la conformità normativa è essenziale per evitare sanzioni e problemi legali.

Come gestire il salvamotore: scelta, configurazione, manutenzione

Il primo passo da seguire consiste nella scelta del salvamotore magnetotermico più adatto. In linea di massima, è necessario conoscere la tensione di funzionamento del motore, la potenza assorbita, il numero di fasi. Per esempio, è un’ottima idea misurare l’assorbimento con una pinza amperometrica ad alta precisione.

Successivamente, si procede con l’installazione e all’impostazione dei parametri. Ovvero, i valori entro i quali il salvamotore “scatta”. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto da un lato consente al dispositivo di esprimere la sua efficienza ed espletare la sua funzione, e dall’altro evita l’attivazione a vuoto, ossia quando non vi è una concreta situazione di pericolo o non non vi è un vero sovraccarico.

Fondamentale è anche la manutenzione. Essa andrebbe realizzata una volta all’anno (anche se dipende dall’effettiva intensità di utilizzo) e solo da personale specializzato. Si svolge mediante un test di funzionamento, il quale simula un sovraccarico. Consiste spesso in una prima verifica visiva, volta a individuare eventuali danni alle connessioni o irregolarità varie. E’ superfluo aggiungere che solo un occhio esperto e attento è in grado di rilevare clinicamente le problematiche.

Alla verifica visiva segue una pulizia delle componenti, che ovviamente va effettuata ad alimentazione scollegata e mediante un panno completamente asciutto. Il rischio che il salvamotore sia “invaso” da sporco, polveri e detriti è tutt’altro che basso, soprattutto se installato in luoghi poco riparati.

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