Efficienza energetica e edifici esistenti, come intervenire sui serramenti

L’involucro edilizio è il filtro che regola il rapporto tra interno e esterno e le superfici trasparenti sono punti critici per l’efficientamento energetico, soprattutto negli edifici esistenti. Ma è possibile intervenire in diversi modi, dalla sostituzione del serramento alla semplice correzione delle dispersioni d’aria.

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Efficienza energetica e edifici esistenti, come intervenire sui serramenti

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Gli edifici esistenti rappresentano in Italia la maggioranza del patrimonio edilizio e molto spesso l’involucro trasparente in termini di dispersioni è il punto debole del fabbricato, con vetrate composte da vetri singoli e infissi ormai deteriorati. Di conseguenza essi sono la causa di elevate dispersioni termiche in inverno ed eccessivi accumuli di calore in estate.
Ma è possibile intervenire in diversi modi, dalla sostituzione del serramento alla semplice correzione delle dispersioni d’aria.

Avere delle finestre performanti può giovare anche agli abitanti stessi dell’edificio, poichè permettono il contatto visivo con l’esterno, l’apporto di luce naturale, la protezione dagli agenti atmosferici e dai rumori esterni. Una riqualificazione energetica prevede di intervenire sulle performance di vetri e telai, riducendo gli apporti solari in eccesso, regolando la permeabilità all’aria – eliminando gli spifferi indesiderati, ma senza trascurare la necessità di un ricambio d’aria adeguato – e riducendo le dispersioni termiche.

Serramenti e finestre: perché migliorare l’efficienza energetica

Il tema della ristrutturazione, in ottica di efficienza energetica, è particolarmente significativo in Italia in quanto la maggioranza del patrimonio edilizio è datato.

Gli infissi degli edifici esistenti, spesso, diventano punti deboli attraverso cui il calore trova facile via di uscita. Del resto, con il passare del tempo le tecnologie e i materiali utilizzati in edilizia si sono evoluti e, molto spesso, i problemi riconducibili alle vetrate esistenti riguardano proprio una vecchia soluzione tecnologica ormai inadeguata.

Un esempio banale? I vetri singoli, ormai sostituiti pienamente dai vetrocamera. Per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti, è importante prendere in considerazione possibili soluzioni per migliorare le performance energetiche dei serramenti, tant’è che in fase di ristrutturazione uno degli interventi che per primo viene preso in considerazione è proprio quello di isolare termicamente l’involucro edilizio, sia opaco che trasparente.

Sostituire gli infissi per migliorare l'efficienza energetica di un edificio

Mentre per le pareti si procede, nella maggior parte dei casi, con la posa di un isolamento a cappotto, per quanto riguarda gli infissi non è sempre immediata la soluzione ed è necessario intervenire sia sulla componente vetrata, che sugli infissi. L’obiettivo è quello di ridurre le dispersioni termiche, eliminare i ponti termici e limitare la permeabilità all’aria.

Le modalità con cui raggiungere questi obiettivi, possono cambiare a seconda della tipologia di serramento e delle sue condizioni, arrivando anche fino alla totale sostituzione dello stesso. In ogni caso, è bene fare un’attenta analisi delle condizioni degli infissi esistenti, così da intervenire nel modo più appropriato. I fattori da considerare sono diversi, tra cui anche il valore storico di una finestra, nel caso ci si trovi in contesti antecedenti la produzione industriale dei componenti per l’edilizia. Negli altri casi, ad esempio di fronte ad un serramento degli anni ’80, il tema perde di rilevanza.

Inserimento di pellicole basso emissive nei serramenti esistenti

Questo intervento è particolarmente indicato nel caso in cui gli infissi siano in buone condizioni, vi sia un doppio vetro e nessun problema di infiltrazione di aria.

L’inserimento di questo pellicole adesive permette di migliorare le prestazioni termiche del vetro, che riflette verso l’interno la radiazione a onde lunghe, limitando la dissipazione di calore. Allo stesso tempo durante la stagione estiva gran parte della radiazione solare viene riflessa e tenuta all’esterno, garantendo un buon microclima interno.

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Migliorare la tenuta all’aria degli infissi e sigillare le infiltrazioni

Anche in questo caso, l’intervento trova ragione d’essere nel momento in cui gli infissi siano in buone condizioni e le vetrocamere abbiano prestazioni accettabili.

Le capacità di tenuta all’aria delle finestre degli edifici esistenti generalmente decadono con il passare del tempo, incidendo sulle prestazioni globali dell’edificio e, soprattutto, sul comfort interno.

Migliorare la tenuta all’aria degli infissi e sigillare le infiltrazioni

Sigillare le infiltrazioni significa ricorre ad un materiale che può essere silicone, poliuretano o polifosfuro – a seconda della compatibilità chimica con altri materiali presenti – che permette di migliorare la situazione anche del 90% con un intervento veloce ed economico.

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Inoltre, per risolvere il problema delle infiltrazioni è possibile decidere di inserire delle guarnizioni. Un infisso deve resistere al vento e impedire che vi siano spifferi indesiderati, ma allo stesso tempo permettere un certo grado di permeabilità per evitare fenomeni spiacevoli come la condensa. Per capire su quali infissi e come è opportuno intervenire è possibile ricorre ad apposite indagini visive e strumentali, come ad esempio il Blower Door Test.

Infissi storici che non possono essere sostituiti: inserimento di una doppia finestra

Se è necessario un intervento più incisivo, ma non è possibile intervenire sulla finestra esistente è opportuno prendere in considerazione l’inserimento di una seconda finestra più performante.

Edifici storici: inserimento di una doppia finestra se gli infissi non si possono sostituire

Questo intervento è indicato, ad esempio, in tutti quegli edifici in cui non è possibile modificare l’estetica della facciata e l’infisso originale non possa essere sostituito per il suo valore storico. Allo stesso modo risulta efficace in un clima rigido, in cui una doppia protezione può solo giovare al comfort interno.

L’inserimento di una doppia finestra è da valutare in base allo spazio disponibile e alle prestazioni del serramento esistente. Il risparmio di energia può arrivare anche al 20% e si possono scegliere infissi di diverso materiale e vetri di diversa tipologia, in base alle prestazioni ottenibili dalla combinazione con l’esistente.

Migliorare le prestazioni dei serramenti con l’inserimento di un secondo vetro

Se il serramento è composto da un vetro singolo, ma è in buone condizioni e c’è lo spazio sufficiente, è possibile inserire un controvetrosostenuto dall’infisso esistente.

Migliorare le prestazioni dei serramenti con l’inserimento di un secondo vetro

In questo modo aumenta l’isolamento termico della finestra e si riducono anche le dispersioni di aria. I fattori da considerare sono la capacità dell’infisso esistente di reggere il peso di un nuovo elemento, la quantità di luce che entra nei locali attraverso entrambi i vetri, la trasmittanza termica totale e la necessità di eventuali schermature. Come per i normali serramenti, anche nel caso del controvetro, è opportuno valutare quale tipologia di vetro corrisponda al meglio alle necessità del progetto.

Sostituzione del vetro esistente e manutenzione degli infissi

Quando l’infisso è in buone condizioni, ma è presente un vetro singolo con scarse prestazioni termiche, si valuta la sostituzione del solo vetro. La scelta dovrebbe ricadere su un vetrocamera, composto da più vetri distanziati da intercapedini contenenti del gas di varia natura. La scelta della superficie vetrata si compie una volta verificate le condizioni del telaio e la sua capacità di supportare il nuovo elemento trasparente.

Efficienza edifici: Sostituzione del vetro esistente e manutenzione degli infissi

I vetri possono essere basso emissivi o selettivi e nell’intercapedine troviamo aria o gas nobili, che aumentano il potere isolante. Nel caso si decida di eseguire questo intervento in un edificio storico, è bene sapere che molto probabilmente il telaio esistente dovrà essere sottoposto ad attenta manutenzione. Inoltre, la scelta del vetro esterno dovrà essere eseguita prendendo in considerazione anche l’aspetto del vetro, che non dovrà troppo discostarsi dall’immagine originaria.

Sostituzione dell’esistente con nuovi infissi in pvc, legno o metallo

Quando le problematiche sono riconducibili sia al telaio, che al vetro, nella maggior parte dei casi la scelta più conveniente è quella di sostituire gli infissi esistenti.

Sostituzione dell’esistente con nuovi infissi in pvc, legno o metallo

Sul mercato ne esistono ormai di diversi materiali e prestazioni, dal PVC al legno, dal metallo alle strutture miste . L’intervento può essere eseguito in differenti modi, a seconda che si possa o meno sfruttare il controtelaio esistente. Se la risposta è positiva, non è necessario svolgere particolari opere murarie, purché il nuovo infisso corrisponda completamente alle dimensioni di quello precedente.

Nel caso in cui il controtelaio sia danneggiato o i nuovi infissi abbiano forme e dimensioni diverse, è necessario intervenire con delle piccole opere murarie, grazie alle quali sarà possibile rimuovere l’esistente. Oggi, negli interventi di efficientamento energetico, si ricorre spesso all’uso di controtelai monoblocco isolanti e prefabbricati, da inserire nel foro predisposto nel muro.

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Non solo infissi e serramenti: attenzione al cassonetto

Migliorare l’efficienza energetica delle finestre esistenti significa considerare ogni componente a loro connesso, tra cui il cassonetto, che rappresenta spesso un ponte termico da risolvere. Dopo essere intervenuti sugli infissi, è necessario procedere anche con l’isolamento del cassonetto.

Efficienza energetica: coibentare il cassonetto

Lo spessore dello strato isolante, posto all’interno del cassonetto, si valuta in base allo spazio disponibile e l’intervento non richiede un grande investimento economico.

Cassonetto Isolatutto di de Faveri
ISOLATUTTO è la soluzione De Faveri per l’isolamento ad alte prestazioni di cassonetti esistenti

Detrazioni fiscali per sostituzione infissi: Superbonus 110% e Bonus Ristrutturazione

Il Decreto Rilancio ha introdotto un’estensione delle detrazioni previste dall’Ecobonus, che ora possono raggiungere il 110% degli investimenti fatti. A condizione di eseguire uno degli interventi trainanti (sostituzione impianti di climatizzazione con nuove soluzioni centralizzate o posa isolamento a cappotto) e di fare un salto di due classi energetiche, è possibile portare in detrazione anche la sostituzione degli infissi per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Il Superbonus 110% è disponibile sia negli edifici unifamiliari, che nei condomini, purchè l’intervento trainante sia eseguito sull’intero edificio. Nel caso in cui non si possa accedere al Superbonus, la sostituzione degli infissi esistenti gode comunque delle detrazioni fiscali al 50% in occasione di opere di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2017 

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